Nasce dalla consapevolezza del legame forte tra il Fai e l’universo della scuola il convegno tenutosi questa mattina nel complesso monumentale ex Carcere borbonico ad Avellino. Una riflessione su “Agri-cultura: impariamo dalla terra a curare il paesaggio” per comprendere le trasformazioni del territorio irpino Ad introdurre l’incontro Serena Giuditta, Capo Delegazione FAI Avellino, e Ilaria Limongiello, Delegata alla Raccolta fondi, che hanno illustrato le attività offerte dal FAI Scuola per l’anno scolastico, sottolineando l’importanza di un’educazione che trasmetta i ragazzi il valore del patrimonio ambientale.
Serena Giuditta ha sottolineato come “i nostri progetti nascono dalla volontà di insegnare ai ragazzi ad amare e rispettare il territorio. E’ l’obiettivo dell’iniziativa che li vede trasformarsi ogni anno in Apprendisti Cicerone e Volontari FAI, con la speranza che il nostro territorio si componga di sentinelle attente e attive, che sentano l’esigenza di rimanere in Irpinia”. A rendere possibile l’iniziativa il sostegno dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Avellino.
Il Professor Michele Sisto si è soffermato sui paesaggi antropizzati. Il Professor Silvio Raffaele Cosato ha introdotto l'”Antropologia dell’agricoltura”, esplorando i profondi legami tra le pratiche agricole e le tradizioni popolari. Enrico Shah Ziccardi ha illustrato l’utilizzo delle moderne tecnologie per una gestione sostenibile delle risorse nel settore agricolo e forestale”, offrendo spunti preziosi per una gestione consapevole del territorio.