Dieci famiglie residenti in via Manlio Rossi Doria, ufficialmente senz’acqua dal sette agosto per presunto inquinamento. Le analisi smentirebbero pericoli, ma l’ordinanza di divieto resta in vigore. Sulla contaminazione batterica riscontrata nell’acqua ad uso domestico in via Manlio Rossi Doria ad Avellino, vogliono vederci chiaro anche i Nas di Salerno. Il nucleo dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazione, ai quali è pervenuta giorni fa una segnalazione da parte di un utente, infatti, hanno deciso di approfondire il caso e avviare un’attività d’indagine con relativa informativa alla Procura.
La prima segnalazione all’Alto Calore è datata il 22 luglio ed è relativa all’odore nauseabondo proveniente dai rubinetti delle proprie abitazioni, paragonabile ad un odore di fogna. Da allora, prima per tutela personale e poi, qualche giorno , prima per igie personale, dopo per rispettare l’ordinanza del sindaco Laura Nargi, una decina di famiglie non possono ancora utilizzare la risorsa idrica per usi potabili e alimentari.
A rassicurare le famiglie è l’amministratore dell’Alto Calore Antonello Lenzi che conferma che il fattore inquinante sia stato eliminato. “Ci tengo a chiarire che l’acqua risultava contaminata, per l’immissione in alcune tubature di risorse proveniente da un pozzo privato.Siamo intervenuti subito e con efficacia sul piano tecnico con valvole di non ritorno per eliminare il fattore inquinante. Abbiamo creato subito delle salvaguardie procedendo ad effettuare i prelievi, di pari passo con l’asl. Esami che, tuttora hanno dato esito negativo.Sebbene i problemi sul piano tecnico siano stati risolti e il fattore inquinante sia stato debellato, continueremo nei prossimi giorni a monitorare la situazione”.



