Il romanzo di Lapenna si fa spaccato della società di ieri scandita da una rigida gerarchia sociale e da rituali sempre uguali che davano senso all’esistenza. Cuore della narrazione la storia di una famiglia di proprietari terrieri che, dopo aver perduto tutto, cercherà di riconquistare e migliorare il proprio stato sociale.
E’ la stessa autrice a sottolineare come nel romanzo si intreccino finzione e realtà, a partire dalle reali vicende della famiglia materna. Così la narrazione diventa strumento per mantenere il legame forte con la madre, per colmare un vuoto perchè ciò che è stato non smetta di continuare ad esistere.
Ad emergere tradizioni e rituali di una comunità, dalla mietitura al difficile lavoro dei maestri nelle pluriclassi, ma anche la dura fatica che segnava la vita di uomini e donne nella società contadina, costrette a fare i conti con un destino già assegnato.