La nomina del nuovo direttore del Piano di Zona A04 di Avellino da parte del sindaco Gianluca Festa è stata seguita da numerose polemiche.
Anche l’associazione Controvento, con un duro comunicato, critica la scelta del primo cittadino:
«Che cosa c’è dietro la nomina di Adolfo De Rosa e direttore del Piano di zona A04? Possibile che il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, il quale presiede il consiglio di amministrazione, non abbia preso preventivamente in considerazione che De Rosa, nella veste di responsabile dell’Ambito 17 – che comprende i Comuni di Frattamaggiore, Sant’Antimo, Frattaminore, Grumo Nevano e Casandrino – avendo presieduto commissioni di appalto per servizi, si era visto notificare un avviso di garanzia, insieme ad altri 18 indagati, nell’ambito dell’inchiesta sull’infiltrazione del clan dei Casalesi nelle cooperative sociali? Per quale motivo ha voluto forzare se non le norme quanto meno il buon senso e la minima cautela di opportunità?».
Sono questi gli interrogativi che l’associazione “Controvento” pone all’opinione pubblica dopo il provvedimento amministrativo che vede per protagonista il sindaco Festa.
Per Gengaro,altri dubbi, «perché la decisione prodotta dall’organismo nella riunione del 2 settembre 2023, di cui naturalmente si è avuta comunicazione pubblica soltanto ora con il consueto e ormai inaccettabile ritardo, ha deliberato per Adolfo De Rosa una nomina che difficilmente potrà avere seguito: se è vero che nessuno è condannato prima della sentenza definitiva, tuttavia resta immaginabile che De Rosa abbia notevoli difficoltà nel presentare la documentazione richiesta per l’accettazione dell’incarico».
Gengaro chiede ancora: «Non si capisce, inoltre, come si sia potuta approvare tale nomina non essendo il suo nome compreso nell’allegato al decreto dirigenziale numero 206 del 3 maggio 2023, “Elenco regionale dei Direttori/Coordinatori d’Ambito – Sezione Direttori”, ma soltanto nel distinto allegato “Elenco regionale dei Direttori/Coordinatori d’Ambito – Sezione Coordinatori».
Gengaro con Controvento si chiedono se i membri del consiglio di amministrazione siano stati messi a conoscenza di queste circostanze. «E perché si invia la deliberazione concernente un atto tecnico all’approvazione dell’Assemblea consortile?»
Per concludere, «Si tratta del solito percorso festiano per buttare le carte all’aria e restare l’unico arbitro. In questo caso, ingarbugliare le procedure, far incamminare il Piano di zona su un percorso inattuabile e, dopo tutti i giochetti che durano ormai da anni intorno alla figura del direttore, tornare alla casella di partenza per essere il referente obbligato di chi ha bisogno dei servizi e di coloro che tali servizi se li devono vedere affidati».