Un itinerario suggestivo, tra le tappe più belle dell’intero ‘Cammino di Guglielmo’, ha caratterizzato il percorso da Chiusano a Cassano, passando per i boschi di Montemarano. Attraverso il sentiero Taraldo-Alano, dall’Eremo di San Guglielmo i partecipanti al percorso hanno raggiunto la piana della sorgente Sant’Agata a 1.100 metri. Si è partiti dall’altura ai piedi del Monte Tuoro sul versante di Chiusano, tra faggete e castagneti inframezzati da piccole radure coltivate a patate o a fagioli. Bellissimo il panorama che consente di scorgere la piana del Dragone di Volturara dominata dal monte Terminio, fino a camminare sul crinale che divide la valle del fiume Calore dalla piana del Dragone e godere della vista dei paesi di Gesualdo, Frigento, Fontanarosa, in lontananza Ariano Irpino. Pochi passi più avanti, lo sguardo abbraccia anche il bel borgo di Castelvetere sul Calore e subito dopo di apre la vista su Montemarano. Nel pomeriggio, in discesa verso Cassano, è stato un susseguirsi di paesaggi mozzafiato sui monti del Laceno ai piedi dei quali si vedono Bagnoli, Montella, Nusco e più in là fino al complesso del Vulture. E’ stata l’occasione per ammirare la bellezza del Parco dei Monti Picentini,, ricco di biodiversità, ancora integro da un punto di vista naturalistico. Un percorso tra stradine bianche e da sentieri battuti nel bosco che ha condotto, nel territorio di Montemarano, ai ruderi dell’antico monastero di San Leonardo, attribuito alle fondazioni di San Guglielmo.
Ad accogliere i partecipanti, alla partenza, la Proloco di Chiusano, col presidente Michele Vena e il vicepresidente Enrico Picardi, e con Carmine De Angelis, che hanno illustrato l’Eremo di Santa Maria della Valle e organizzato una prima colazione con ottimo caffè e dolci locali. Quindi è stato D. Salvatore Sciannamea ad impartire la benedizione. A Montemarano ad attendere il gruppo è stato il sindaco Beniamino Palmieri col fratello Alberino, a loro il compito di illustrare la storia del Campanariello di San Leonardo, fino a raggiungere il ‘Bosco’ dov’è un’ampia area attrezzata con panche e tavoli, giochi per bambini, attrezzature ginniche e una fontana e dove aprirà una casa-rifugio con servizi igienici e forse un piccolo ristoro. Arrivati a Cassano Irpino, nel pieno della Festa Medioevale ad accogliere i partecipanti alla tappa l’amministrazione comunale con Amato Del Sordo e Rossella Sena. E’ stata l’occasione per visitare il complesso del Castello e gustare un’ottima e calda maccaronara che ha ben ristorato del cammino durato 7 ore attraverso 20 km.
“Oltre alla dolce carezza per i corpi, vista la buona colazione offerta dalla gentile amministrazione di Chiusano – spiega don Salvatore Sciannamea – ad alimentare la giornata è stata l’immersione spirituale presso l’eremo di San Guglielmo a Chiusano di San Domenico, segno inciso nella pietra dell’operosità di San Guglielmo. L’architettura del luogo si è iscritta nei cuori per il suo valore spirituale, firmando emozionalmente l’animo dei pellegrini. Ai ruderi di San Leonardo, presso Montemarano, poi l’incantevole testimonianza del campanile e dei ruderi di un’antica abbazia, con due monasteri, fondata da San Guglielmo. I secoli non hanno cancellato la bellezza della scrittura impressa nella terra con l’inchiostro di pietra di una sapiente architettura. Anche qui, ad accoglierci l’amministrazione di Montemarano di cui il sindaco, oltre la sublimità di parola nell’illustrazione toponomastica e storica del territorio ha condiviso la bellezza del cammino, fino a condividere con il gruppo un sobrio pranzo, prima del cammino pomeridiano.
Dopo la sosta rinfrancante e la condivisione fraterna in amicizia dei momenti vissuti abbiamo ripreso il cammino verso Cassano Irpino. Accolti come reali nel castello restaurato, ristorati da una eccellente maccaronara e immersi nell’atmosfera medioevale della festa del borgo, con l’animo grato e pieno di gioia, al tramonto del cammino e della terza tappa siamo tornati alle nostre vite con il cuore ricco di bellezze, di arricchimento personale e più ancora dell’arricchimento spirituale della vita fraterna. Sotto la protezione di San Guglielmo continuiamo alla scoperta dei segni della sua presenza per vivere il presente come segno di scoperta interiore”