Riceviamo e pubblichiamo da Fiom e Uilm una lettera aperta indirizzata ai lavoratori
Ai lavoratori e alle lavoratrici della Denso di Avellino
Esprimiamo tutto il nostro disappunto in merito ai comportamenti assunti negli ultimi mesi dalla Denso di Avellino, che continuano a ripetersi con il solo fine di determinare una tensione che nuoce ai lavoratori e alla stessa azienda.
Siamo ben consapevoli che ci troviamo di fronte ad una crisi che sta investendo tutto il settore automotive senza precedenti nel nostro Paese ed in Europa. Responsabilità riconducibili alle superficiali valutazioni fatte dall’Europa sulla transizione energetica, adottate senza tener conto dell’inquinamento di altri continenti e che praticate con le attuali imposizioni e tempistiche difficilmente risolveranno i problemi del riscaldamento globale, ma sicuramente ridimensioneranno pesantemente l’industria dell’auto in Italia ed in Europa.
Un momento delicato come questo, avrebbe dovuto richiedere, così come del resto si stava tentando di fare con la gestione degli esuberi incentivata e volontaria concordata con le organizzazioni sindacali, un’assunzione di responsabilità collettiva evitando inutili e dannosi traumi determinati dalle continue contestazioni, molte delle quali pretestuose e sfociate in diversi licenziamenti.
E’ contraddittorio e sbagliato, così come ha fatto la Direzione aziendale invitare i lavoratori a trovarsi un’altra attività lavorativa con l’offerta di un incentivo all’esodo e poi farli spiare per licenziarli per presunte doppie attività che non esistono oppure che la legge stabilisce compatibili con gli strumenti adottati quali il contratto di solidarietà.
Questi fatti sono aggravati da una gestione della rotazione sul contratto di solidarietà assolutamente discriminatoria nei confronti di tanti lavoratori che possono contare fino ad ora solo poche giornate di presenza al lavoro non giustificate proporzionalmente rispetto alle attività lavorative dei reparti di appartenenza.
Notiamo inoltre una strategia il più delle volte animata da un doppio moralismo evidente a tutti, dove l’applicazione dei principi etici e morali viene fatta con il manubrio, anzi così come è successo in tante occasioni l’ostentazione del richiamo all’etica ed alla morale fa a cazzotti con i più elementari principi etici cui un’azienda veramente corretta dovrebbe ispirarsi. Si predica bene e si razzola male e la sana autorevolezza che giustamente dovrebbe contraddistinguere un’azienda coscienziosa viene fagocitata da un autoritarismo sbagliato e spregiudicato.
In un momento delicato come questo apprendiamo non attraverso le vie ufficiali, o per essere più precisi solo parzialmente attraverso le vie ufficiali, che alcuni impianti ( un forno ed alcune presse ) verranno a breve spostati in stabilimenti fuori dall’Italia. Una strategia palesemente opposta a quanto auspicabile e cioè portare ad Avellino nuovo lavoro per attenuare l’esubero di personale in atto.
Di fronte a queste provocazioni che stigmatizziamo in tutte le sue forme restiamo delle stessa idea espressa nelle ultime assemblee. Abbiamo evitato come Uilm e Fiom fughe in avanti provando a fatica a recuperare l’unità sindacale così come suggerito da molti lavoratori in assemblea, annunciando 40 ore di sciopero come sindacato unitario e da più di un mese aspettiamo un incontro che non è volutamente arrivato, nel frattempo hanno licenziato un altro lavoratore colpevole di utilizzare il congedo straordinario per assistere sua moglie invalida e proprietaria nonché dipendente di un negozio. Ci chiediamo dove avrebbe dovuto assistere la moglie invalida questo lavoratore se non nel negozio dove fisicamente e’ dipendente?
Ci sorprende come lo stesso zelo non venga utilizzato per creare adeguati impianti di aspirazione e/o aerazione al reparto Rs ( Flussatrice ) dove la nebbia ( oli volatili e polveri sottili ) è visibile a occhio nudo alimentando un “aereosol “potenzialmente nocivo che comporta bruciori agli occhi e alla gola ai lavoratori. Alle LIM dove sono visivamente presenti polveri. Oppure per eliminare le perdite d’olio alle presse dove spesso i pavimenti diventano più scivolosi delle piste di pattinaggio su ghiaccio. Episodi questi ripetutamente posti da parte della Rsu e puntualmente ignorati dal direttore del personale troppo impegnato su altri fronti. Mai oseremo immaginare che tali disattenzioni rientrino all’interno di una strategia per la risoluzione degli esuberi.
La Uilm e la Fiom si impegnano agli inizi di Gennaio a convocare un’assemblea con i lavoratori per promuovere le più opportune iniziative a tutela di tutti i lavoratori e lavoratrici della Denso di Avellino.
I SEGRETARI PROVINCIALI DI FIOM E UILM
GIUSEPPE MORSA GAETANO ALTIERI