2024, annus horribilis, quello appena passato, sul fronte dell’emergenza idrica. La rete di distribuzione sul territorio è troppo vecchia, i guasti alle condotte sono avvenuti a ritmo quotidiano, la dispersione di acqua ha causato disagi a ritmo quotidiano nelle abitazioni in Irpinia.
I Comuni devono correre ai ripari. Facciamo qualche esempio.
Una delle prime delibere di giunta del 2025, al comune di Atripalda, riguarda un intervento sul territorio di oltre un milione di euro finalizzato alla riduzione della dispersione idrica delle reti di distribuzione nel distretto Calore Ipino, programmati con fondi Fesr Campania 2021-2027. La Regione ha programmato un importo di oltre 37 milioni a valere sulle risorse Fsc 2014-2020 per la realizzazione degli interventi nel campo della depurazione del servizio idrico integrato, nel distretto Calore Irpino.
Ariano Irpino è la città che, intanto per popolazione ed estensione territoriale, da troppo tempo sta pagando duramente per l’emergenza idrica. «I lavori previsti grazie ai finanziamenti ricevuti serviranno per sostituire i tratti della rete idrica che storicamente sono i più critici e proveremo così a ridurre la dispersione idrica». Il sindaco Enrico Franza si dice pronto ad affrontare il problema della carenza idrica grazie ai quattro milioni di euro ricevuti, dopo un’intensa interlocuzione con i vari livelli. Si è rivolto al commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica.
«Siamo in attesa di notizie dal commissario Nicola Dell’Acqua, e, quindi, della cabina di regia. Speriamo che nel mese di gennaio potremo avere buone notizie per rendere ancora più adeguata la rete idrica e non subire tutto quello che abbiamo dovuto sopportare negli anni», ha detto al Corriere dell’Irpinia.