Un incontro interlocutorio, niente di più. Se il patto per la città andrà in porto si vedrà. Tocca al Pd irpino l’ultima parola. E’ finito così il vertice che si è tenuto questa mattina a Napoli tra il senatore Antonio Misiani, commissario regionale dei dem della Campania e i consiglieri comunali del Pd di Avellino: il capogruppo Luca Cipriano, l’ex candidato sindaco del centrosinistra Antonio Gengaro, Nicola Giordano, Enza Ambrosone, Ettore Iacovacci. Presenti il segretario del Pd iprino Nello Pizza, Piero De Luca, deputato Pd, il consigliere regionale Pd Maurizio Petracca, il capo della segretaria del governatore Vincenzo De Luca, Nello Masturzi.
La pattuglia dei dem irpini si è limitata ad illustrare a Misiani la proposta della sindaca Laura Nargi: un appello a tutti i consiglieri comunali responsabili per un governo di scopo, ovvero per non perdere circa 150 milioni di euro di fondi a disposizione del Comune di Avellino.
Nargi ha lanciato un appello venedì scorso durante una conferenza stampa convocata a distanza di qualche giorno dal consiglio comunale che ha bocciato il Consuntivo. E’ finita 18 a 13. Nargi cerca una maggioranza.
Misiani ha ribadito un unico punto: non si può rompere l’alleanza di centrosinistra, il fronte progressisa, il Campo largo che tiene dentro dem, 5stelle e Sinistra. Questa è la linea del partito.
Il Pd irpino deciderà allora in direzione, fermo restando che qualora dovesse scegliere di dare una mano alla sindaca, non entrerà in giunta e neppure organicamente in maggioranza, ma permetterà all’amministrazione di governare in qualche modo per scongiurare di perdere i finanziamenti.
Se i dem supporteranno un governo di scopo è da capire, e come eventualmente lo si vedrà già al momento del voto sul Consuntivo.
“E’ stato un incontro interlocutorio – conferma il segretario Pizza -, ci siamo confrontati con Misiani che voleva essere aggiornato sulla situazione di Avellino. Il dibattito al nostro interno e con gli altri partiti va avanti. Porteremo la questione all’attenzione della direzione provinciale”.