Grottaminarda – Come se le questioni, da queste parti, mancassero. Tiene banco, da pochi giorni, quella che riguarda una cittadella giudiziaria, o un secondo tribunale in provincia, visto che per il “riordino della giustizia”, quello di Ariano, è stato chiuso nel lontano, ormai, 2012. L’iniziativa di un gruppo di avvocati del Tricolle, ricevuti qualche giorno fa, dal ministro della Giustizia Nordio, è stato giudicato “inopportuno” anche se ha restituito qualche speranza sul fatto che il Tribunale possa tornare ad Ariano Irpino. A questo proposito interviene il sindaco della cittadina ufitana, Marcantonio Spera, che vuole rappresentare “una modesta opinione in merito alla necessita’ di garantire nei prossimi anni un Presidio di Giustizia completo nella Valle dell’Ufita:una vera e propria Cittadella Giudiziaria, magari ripartita nei vari territori comunali limitrofi alla Stazione HIrpinia, alla Piattaforma Logistica ed agli insediamenti industriali”.
Spera sottolinea che non è il solo a fare questa riflessione:”Tutti gli esponenti politici piu’ importanti, tutti i sindaci, varie personalita’ imprenditoriali, istituzionali e sindacali-infatti aggiunge- si sono espresse a favore del progetto, ritenuto indispensabile nel prossimo futuro”. E di questo ne hanno già discusso in alcuni convegni con l’autorevole presenza del procuratore della Repubblica Antonio Guerriero.”Il quale-ricorda il sindaco di Grottaminarda-piu’ volte negli ultimi mesi ha dissertato sull’iniziativa in varie occasioni di presentazione del suo ultimo lavoro letterario ma anche in varie emittenti televisive che lo hanno intervistato proprio per questo”.”Ha sempre ammonito,Guerriero,-continua Spera-di superare gli appetiti campanilistici e partitici, di fare fronte comune tutti i sindaci irpini individuando gli ambiti ottimali per gli insediamenti, e di coinvolgere la Politica piu’ illuminata in un Convegno dedicato non piu’ rimandabile”. Ancora il sindaco ufitano:”Per questo alcuni sindaci e partiti, invece di azzuffarsi con la speranza di strappare una Stazione della Finanza o dei Carabinieri, o per accampare ancora una volta diritti di paternita’ politica, farebbero bene a sedersi intorno ad un tavolo per ragionare seriamente. Ancora una volta ci si divide senza “giudizio e giustizia”, si alzano barricate inutili, si accampano diritti inesistenti. Aria fritta, insomma”. Spera conclude:”Piuttosto umilmente e con responsabilita’ si indichi una personalita’ di spicco, il Procuratore Antonio Guerriero, quale catalizzatore di un processo che avvii un percorso nobile e virtuoso per portare a compimento l’opera, superando interessi di campanile e di bottega”.