Il timore è che l’impegno degli ultimi 5 anni venga vanificato insieme a centinaia di milioni di euro investiti per uno stabilimento nuovo di zecca e più di 600 operai, tra Bologna e Valle Ufita in provincia di Avellino. Questo sforzo ha permesso di vincere gare per la fornitura di più di 1000 bus, ai quali vanno aggiunti gli oltre 3000 finanziati al 100% dal PNRR».
Così l’onorevole Maraia, che continua: «Questo significa solo due cose: 1) garantire liquidità all’azienda per anticipare l’acquisto della componentistica e 2) assumere altri 100 operai.
Questo è quello che bisogna fare e il Governo lo sa bene; quindi ogni scelta che fará dovrá misurarsi con questo obiettivo.
Oggi a via Molise 32 qualsiasi scelta va misurata rispetto ai 1000 bus da realizzare, compresa la presunta volontà del Governo di lasciare un’area industriale e uno stabilimento strategici per tutto quel meridione, dove nel corso della campagna elettorale sono stati raccolti voti con la promessa di fermare l’emorragia di ragazze e ragazzi che se ne vanno spopolando il Sud e l’intera Nazione.
Oggi grazie a questa azienda, 650 famiglie e altre 2000 con l’indotto possono garantire un futuro ai propri figli all’interno dei confini nazionali.
Qualsiasi scelta fatta dal nuovo Governo deve rispettare gli obiettivi industriali di una azienda di sua proprietà».