Grottaminarda. Il gioco si fa duro, si direbbe in termini calcistici. Perche’ i lavori per la Piattaforma logistica in valle Ufita dovrebbero cominciare per la fine dell’anno ed essere ultimati entro il 2026.
Ma da Roma, versante governo, non arrivano notizie incoraggianti. Finanziamenti per le zone Zes, ritardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono lì a dimostrarlo.
Ed i sindaci del comprensorio, sempre più preoccupati, stanno decidendo “azioni eclatanti “. Sabato prossimo, con una manifestazione da tenere ad Ariano Irpino o a Grottaminarda.
Intanto è di ieri la polemica tra Gianfranco Rotondi, deputato irpino tra le le file di Forza Italia, ed il primo cittadino grottese, Marcantonio Spera. Quest’ultimo, anche a nome degli altri suoi omologhi, sostiene la lentezza dell’iter dei finanziamenti per la Piattaforma logistica di valle Ufita, e aggiunge che il Governo Meloni preferisce trasferire i fondi del Pnrr in altre zone d’Italia.
Il parlamentare avellinese, dal suo canto, mette in evidenza lo sforzo della maggioranza ed aggiungeva, in pratica, che “soldi non ce ne sono”. Nella discussione interviene, quindi, il circolo del Partito democratico di Grottaminarda:”Rotondi non ha letto questo decreto o fa finta di non conoscerlo visto che in sei mesi questo governo è in ritardo sul PNRR- dice Nicola Cataruozzolo, segretario dem della cittadina ufitana-.
In questi mesi RFI doveva preparare il progetto e realizzare gli interventi nel rispetto degli obiettivi e delle tempistiche indicate all’art.1, comma 3, secondo le specifiche e i criteri declarati nell’allegato 3″.
Il decreto numero 492 del 31/12/2021, con il quale il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ” di concerto” con il ministro del Sud e Coesione Territoriale: di questo, infatti, parla Cataruozzolo:”In attuazione di quanto previsto dal Pnrr, misura M5C3,-11-, Investimento 4,: Interventi infrastrutturali per le Zes, il presente decreto ripartisce 630 milioni di euro tra le zone economiche speciali per interventi tra loro coerenti ed interconnessi che mirano, nel loro insieme, a favorire la competitività e lo sviluppo economico in quelle aree”.
Quegli interventi è possibile farli in determinati ambiti: quelli che si definiscono lavori di ultimo miglio, “volti a realizzare efficaci collegamenti tra le aree portuali ed industriali- continua Cataruozzolo- e la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale facente parte delle reti di trasporto principali”.
E per la digitalizzazione e potenziamento della logistica.” Anche per l’urbanizzazione green e lavori di efficientamento energetico ed ambientale nelle aree portuali e in quelle industriali appartenenti alle Zes”. Il segretario dem conclude:” Chiediamo che i 26 milioni di euro, disponibili e finanziati per le Zes, costituiscano il punto di partenza per il primo lotto del progetto. Per evitare che ci siano sottratti? La verità è che, i nostri governanti, sono in ritardo con il Pnrr e, i fondi, li vogliono tagliare. A RFI andrebbe dato l’ultimatum , da parte del ministro Salvini, per far redigere subito il progetto , in quanto i lavori devono iniziare entro la fine dell’anno. Altrimenti sarebbe doveroso sostituirli, come soggetto attuatore perché inadempiente. Contestualmente, considerato che la stazione Hirpinia è un’opera strategica, chiediamo che vengano reperiti i fondi del Pnrr per la realizzazione della Piattaforma logistica”.
Giancarlo Vitale