Il presidente provinciale delle Acli Alfredo Cucciniello denuncia: “Si preclude agli operatori dei Patronati l’accesso al portale per inoltrare le domande di nulla osta al lavoro per i cittadini stranieri nell’ambito del Decreto Flussi 2025”. Siamo di fronte ad un governo, aggiunge Cucciniello “che afferma di continuo la sua battaglia alla clandestinità, ma che esclude dalla partita gli unici soggetti, peraltro annualmente sottoposti a controlli del loro operato, che da sempre sono stati deputati al rispetto delle normative; praticamente così facendo si incoraggia la clandestinità, chiudendo la strada ad un rapporto con realtà in grado di supportare gli immigrati nel loro processo di reale integrazione, e abbandonando quelle migliaia di persone (famiglie, lavoratori, piccole imprese) che da sempre si sono affidate agli istituti di Patronato per regolarizzare presenze e condizioni di lavoro”.
“Tra l’altro – conclude il presidente Cucciniello -, per escludere i Patronati dall’operare nell’ambito del Decreto Flussi, profilando nuovi e non vocati intermediari sulla relativa piattaforma, il Ministero dell’Interno ne ha sospeso l’utilizzo da parte degli operatori che vengono impediti anche riguardo a tutte le altre tipologie di domanda, come il ricongiungimento familiare, impedendo di fatto l’assistenza in favore dei cittadini stranieri regolari. L’effetto pratico di tale manovra è scoraggiare la regolarizzazione degli immigrati nel nostro Paese. Auspichiamo pertanto in un ravvedimento in sede di conversione dell’attuale bozza di Decreto”.