Non si ferma la battaglia di Apple Pie nel segno dei diritti. L’associazione cittadina chiama a raccolta iscritti e cittadini domenica 28 aprile, alle ore 17, presso lo Spi Cgil in viale Italia 40. Un appuntamento per confrontarsi sul valore di cui si carica “la giornata della visibilità lesbica” che si festeggia il 26 aprile e sulla strada ancora lunga da percorrere per contrastare ogni forma di discriminazione.
La necessità di avere un giorno dedicato – la giornata è stata istituita nel 2008 – nasce da un doppio elemento di discriminazione. Le donne lesbiche vengono discriminate in quanto omosessuali e in quanto donne, di qui l’incapacità della società di rispondere alle esigenze del mondo lesbico.
La battaglia è cominciata l’8 Marzo 1972, quando Mariasilvia Spolato si dichiarò apertamente lesbica sfilando per Piazza del Popolo a Roma e finendo sulle copertine di Panorama. In quell’occasione, Mariasilvia Spolato venne licenziata dalla scuola statale dove insegnava divenendo però simbolo del movimento rivoluzionario lesbico e simbolo di autoderminazione per tutte coloro che successivamente avrebbero lottato per le stesse istanze.
Grazie a lei, verso la fine degli anni Settanta, nacquero i primi movimenti e collettivi lesbici tra i quali ricordiamo le Brigate Saffo di Torino e Donne Omosessuali di Milano. Nel 1981, venne fondato a Roma il Collegamento Lesbiche Italiane (CLI), primo gruppo che aveva come obiettivo quello di collegare le lesbiche di tutta Italia.
Il 26 Aprile è un momento per meditare su quanto gli effetti della “invisibilità” che troppo spesso caratterizza le donne lesbiche comportino anche un complessivo aumento di episodi di violenza e discriminazione.