E’ una festa di colori e maschere, ritmi e coriandoli a invadere il Corso Vittorio Emanuele, salutata da una grande partecipazione di pubblico malgrado il tempo incerto. Una festa che ha il sapore della ripartenza, della volontà di riappropriarsi di una tradizione del territorio dopo la pausa di due anni e ritornare a ballare e cantare insieme. Ad affollare il Corso sono in migliaia. La zeza di Bellizzi abbraccia i gruppi del territorio, in un incontro tra capoluogo e provincia. Ci sono il Gruppo Folk “Ballo o’Ntreccio” di Forino, i Tarantellati di Volturara Irpina, il laccio d’amore della Pro Loco di Quindici, il Laccio d’amore della Pro Loco di Taurano, MA.BI San Biagio Serino, la Mascarata di Serino, le zeze di Capriglia, Cesinali e Ospedaletto d’Alpinolo, le pacchiane di Montecalvo, alcuni rappresentanti dei gruppi di Montoro. Con loro anche i ragazzi del Gruppo del Semiconvitto dell’Istituto di Riabilitazione Le Ville di Montefalcione, con i costumi e le maschere da loro realizzati, a ribadire che il Carnevale può essere anche inclusione. Tra i figuranti l’instancabile Liberatore Russolillo, 97 anni, di Montecalvo che non ha mai messo di suonare la sua fisarmonica da quando a 10 anni cominciò ad accompagnare le Pacchiane, protagonista di una delle edizioni della Corrida, che non ha mai perso la passione per la musica e le tradizioni. Lo ribadisce Giuseppe Silvestri “Dopo due anni di pandemia è stato faticoso riprendere il filo del Carnevale, è una tradizione identitaria dell’Irpinia. La partecipazione della gente ci ricompensa di tutti i sacrifici”. Soddisfatto il sindaco Gianluca Festa”E’ avvenuto ciò che auspicavamo, vediamo una città in festa. Il Carnevale torna a invadere le strade della città, dalla zeza di Bellizzi ai gruppi della provincia, il capoluogo torna ad essere palcoscenico per mostrare le tradizioni all’intero territorio”. Ernesto Spartano della zeza di Bellizzi, applauditissima con la sua quadriglia, ha voluto ricordare l’amico Cesare Ventre, intonando più volte il suo nome durante l’esibizione “La sua famiglia è una di quelle che ha offerto un contributo decisivo alla zeza di Bellizzi. Non possiamo che dedicare a lui questa esibizione. La speranza è quella di portare il nostro spettacolo al Carnevale di Venezia dove siamo stati ospiti nel 1995 in collaborazione con il Comune”. Michelangelo Lurgi di Sistema Irpinia spiega come “Provincia, Sistema Irpinia e sindaci stanno lavorando al progetto ‘Destinazione Irpinia” che sarà presentato alla Borsa del Turismo di Napoli. L’unica strada per valorizzare i Carnevale è fare sistema con imprese, comuni e associazioni per imporsi e concorrere sul mercato. Con i ragazzi formati da Fondazione Irpinia stiamo creando un’offerta turistico-culturale per valorizzare i territori, a partire da potenzialità e criticità delle tradizioni”
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