L’inchiesta del Summer Festival prosegue. I carabinieri del comando provinciale di Avellino, hanno iniziato ad ascoltare delle persone informate sui fatti sull’inchiesta che conta già tre iscritti nel registro degli indagati.
I militari del comando provinciale di Avellino, su delega della Procura, hanno sequestrato nei giorni scorsi, due delibere con le quali sono stati affidati gli eventi ad una società di somministrazione di bevande e alimenti, che ha organizzato il Summer Festival in città nell’agosto del 2023 e costato 1 milione 100 mila euro. Documenti che ora saranno analizzati dagli inquirenti. Ma al momento ci sarebbero anche i primi tre iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di turbativa d’asta.
L’inchiesta prese il via dopo l’escussione di tre consiglieri di minoranza, come persone informate dei fatti, in Procura: Nicola Giordano, Francesco Iandolo e Dino Preziosi. Davanti ai magistrati i tre consiglieri di minoranza, che non avevano presentato nessun esposto all’autorità giudiziaria, avevano manifestato, a settembre scorso i loro dubbi, tramite i social network e gli organi di stampa.
In particolare il consigliere Giordano in due video su Fb aveva evidenziato le inconguenze nella tempistica della procedura di affidamento del concerto di Achille Lauro, Gaia e Tananai costato 280mila euro. L’organizzazione dell’evento era stata affidata ad una società di Avellino, che fino a poche settimane, secondo codice Ateco, si occupava in prevalenza di somministrazione di bevande e ristorazione. Ma la ditta irpina aveva proceduto ad ampliare la classificazione con organizzazione di concerti, eventi e attività collaterali, certificazione che gli ha permesso di acquisire il titolo acquistare dalla le credenziali per avere in affidamento la gestione in esclusiva dell’concerto tenutosi in Piazza Libertà il 16 agosto. dopo l’escussione dei tre esponenti della minoranza venne aperto un fascicolo contro ignoti. Ora però l’inchiesta sembra arrivare ad una svolta con i primi tre indagati.