“Un festival extralarge per celebrare i 50 anni del Laceno d’oro che vuole essere innanzitutto momento di confronto per la città”. Spiega così il direttore artistico Maria Vittoria Pellecchia nel corso della conferenza stampa al Comune di Avellino, la nuova edizione del festival Laceno d’oro, promosso dal Circolo Immaginazione, in programma dall’ 1 al 8 dicembre, tra cinema Partenio ed Eliseo. “Due premi alla carriera – prosegue Pellecchia – al geniale regista francese Leos Carax e al maestro del cinema spagnolo Víctor Erice, il premio Pasolini al regista Andrei Ujică, quattro retrospettive, 10 lungometraggi e 22 cortometraggi, tre concorsi, con Spazio Campania, dedicata alle produzioni realizzate sul territorio campano o da autori campani e Occhio sulla città che si affiancano a Laceno d’oro 50. Una rassegna che sceglie ancora una volta di puntare su una formula consolidata con proiezioni accompagnate dalla presenza degli autori, abbattendo le barriere che separano pubblico e artisti. La programmazione arriva da tutto il mondo, intercetta nuovi sguardi, nuove visioni e i grandi autori di domani. Potremo contare, inoltre, su una giuria d’eccezione, presieduta da Andrei Ujiica con la presenza di Donatella Palermo, produttrice dei film di Taviani e Olmi e Gio Bini, montatore, così da raccontare la filiera legata ai mestieri del cinema, nella sua totalità. A loro si affiancherà la giuria popolare, tra le più militanti e appassionate che abbia mai incontrato”. Si dice contenta “che ci sia finalmente una visione legata alla città” ringraziando il commissario Giuliana Perrotta per il sostegno forte offerto al festival. Ed è proprio Perrotta a ribadire il valore che può rivestire la cultura per il rilancio della città, “grazie alle tante energie presenti sul territorio”, sottolineando l’importanza di cui si carica un festival come il Laceno d’oro “nato dall’intuizione di Camillo Marino e Giacomo d’Onofrio con il sostegno di Pier Paolo Pasolini, capace di resistere nel tempo, punto di forza del panorama culturale cittadino. Un festival che deve diventare sempre di più patrimonio di tutti, coinvolgendo le nuove generazioni, contagiando la città”. Ribadisce come l’obiettivo sia quello di “riuscire a finanziare altre iniziative che possano valorizzare i contenitori del territorio come l’Eliseo. Di qui la volontà di riprendere un’interlocuzione con il Ministero della cultura e la Regione, attraverso un progetto che possa coinvolgere gli operatori culturali del territorio”.
A sottolineare la speranza che “nei prossimi mesi si possano concretizzare progetti importanti per il territorio, a partire da una svolta per il futuro dell’Eliseo” anche il presidente del Circolo Immaginazione Antonio Spagnuolo che chiarisce come “Il festival nasca dalla volontà di restare fedeli allo spirito che guidava la rassegna ideata da Marino e D’Onofrio, con la benedizione dei loro eredi. Di qui la centralità rivolta alle tematiche sociali che erano a cuore a Camillo e Giacomo e la scelta, al tempo stesso, di allargare lo sguardo a nuovi orizzonti. Del resto, se Pasolini accettò l’invito di Camillo Marino a partecipare al festival fu perchè ne condivideva la visione. Il cinquantesimo anniversario è un’edizione particolarmente significativa, un traguardo che testimonia la forza e la continuità di quanto fatto negli anni”. E’, infine, Leonardo Lardieri, critico cinematografico, tra gli artefici della selezione di film e autori, insieme ad Aldo Spiniello, Sergio Sozzo e Martina Zigiotti, a sottolineare il prestigio che il festival è riuscito ad ottenere anche sul piano internazionale “I registi che premiamo quest’anno Victor Erice e Leos Carax sono due degli artisti più irriverenti del cinema internazionale. Erice è uno dei registi più acclamati del cinema spagnolo, Carax è espressione di un talento creativo originale e in continuo rinnovamento. Alle proiezioni con nove anteprime si affiancheranno workshop e masterclass. Celebreremo anche l’anniversario della morte di Pasolini con la presentazione, in programma il 1 dicembre, del libro di Simona Zecchi “Pasolini Ordine eseguito” l’omaggio di QuadernidiCinemaSud con l’intervento del critico cinematografico Paolo Speranza. Possiamo davvero dire che si tratta di un’edizione folle, nella quale abbiamo voluto esagerare”. Tocca, poi, al professore Leonardo Festa, coordinatore della giuria popolare, soffermarsi sulla sfida portata avanti ogni anno dalla giuria popolare “Una palestra di empatia, una scuola di educazione civica, che diventa l’occasione per la comunità per sentirsi parte di un festival. La giuria è ogni anno variegata, capace di riunire persone di età e formazione differente che si confrontano per una settimana. Una giuria che vede anche la partecipazione importante di alcune scuole”. Dal coinvolgimento delle scuole all’After Festival con convenzioni con locali della città per garantire sconti e offerte al pubblico del Laceno d’oro con un unico invito “Lascatevi cullare dalle Visioni del Laceno”.
Ad alternarsi dall’1 all’8 dicembre proiezioni, incontri con gli autori, concerti, mostre, masterclass e workshop. Al centro del programma tre concorsi internazionali: “Laceno d’Oro 50”, riservato ai lungometraggi sia finzione che documentari, “Gli occhi sulla città”, dedicato ai cortometraggi sui temi degli spazi urbani, dell’ambiente e del paesaggio, declinati con la massima libertà, e “Spazio Campania”, la sezione dedicata alle produzioni realizzate sul territorio campano o da autori campani.
Il festival si apre con due eventi speciali che anticipano la programmazione ufficiale: Sabato 29 novembre il primo appuntamento con Sonoteca al Mercato Nero di Atripalda (AV) propone la Sonorizzazione di Tetsuo (1989), a cura di Raffaele Caputo; Domenica 30 novembre si riaprono le porte del cinema Eliseo di Avellino per una retrospettiva, in collaborazione IWONDERFULL Prime Video Channel dedicata a It’s Alive Films di Jani Pösö e Teemu Nikki: la società di produzione finlandese è celebre per il lavoro originale e irriverente, e dà il via al festival con evento speciale di pre-apertura per proseguire durante il Laceno d’Oro.
Lunedì 1° dicembre alle ore 16.00 al Palazzo della Cultura – Biblioteca provinciale S. e G. Capone si terrà il tour guidato “Oltre lo schermo, tra le pagine dei libri”, dedicato ai tesori della Biblioteca; martedì 2 dicembre alle ore 10.00 nella Sala Penta del Palazzo della Cultura si svolgerà la conferenza stampa di presentazione dell’Archivio Audiovisivo Irpino, mentre alle ore 17.00, nella Sezione Archeologica, prenderà il via la visita “Hirpinia antica: il ritorno al passato” alla scoperta del patrimonio archeologico; mercoledì 3 dicembre alle ore 11.00, al Carcere Borbonico – Museo Irpino, sarà la volta di “Storie dal Carcere Borbonico”, visita riservata a delegazioni e giuria popolare per conoscere la storia dell’ex carcere cittadino e delle sezioni museali ospitate nei padiglioni storici, seguita alle ore 17.00 dalla visita tematica “Il Risorgimento nel cinema italiano” nella Sezione Risorgimento; giovedì 4 dicembre alle ore 17.00, al Palazzo della Cultura – Sezione Presepiale, si terrà il tour “Scenografie natalizie: presepi dal mondo”, viaggio nella collezione presepiale con oltre 400 esemplari della collezione Di Gisi e il prezioso Presepe Penta del ’700 napoletano; venerdì 5 dicembre alle ore 11.00, sempre al Palazzo della Cultura, il tour “Dal Museo alla Biblioteca”, riservato alle delegazioni e alla giuria popolare, guiderà il pubblico tra sezioni archeologica, presepiale e Biblioteca provinciale; sabato 6 dicembre alle ore 10.30, al Carcere Borbonico, sarà dedicato ai più piccoli il laboratorio creativo “Cinelab. Come un film”, in cui i bambini (6–10 anni) realizzeranno un taumatropio dopo una lettura dedicata al cinema (prenotazione obbligatoria, max 20 partecipanti), mentre alle ore 17.00, nella Sezione Irpinia, si terrà la visita guidata “La terra del Laceno d’Oro”, un racconto del territorio dalle origini all’età contemporanea.
Quest’anno il festival aggiunge un altro tassello alla sua capacità di accogliere pubblici differenti, diventando davvero family-friendly: la possibilità, totalmente inedita, per i genitori di lasciare i bambini alle attività museali mentre assistono alle proiezioni, trasforma il Laceno d’Oro in un luogo realmente accessibile alle famiglie. Una scelta che amplia la comunità del festival, favorisce la partecipazione intergenerazionale e valorizza le strutture culturali del territorio come spazi vivi, sicuri e a misura di bambino.
I titoli di coda di questa edizione formato XL scorreranno il 9 dicembre con un altro evento targato Sonoteca: la sonorizzazione di “Nosferatu” (di Friedrich W. Murnau) a cura di Jeffrey Dreamer”, al Multiplex di Mercogliano (AV) .
La cinquantesima edizione si arricchisce anche della significativa partnership con la Provincia di Avellino, che attraverso il Museo Irpino e la Biblioteca Provinciale S. e G. Capone propone un articolato programma di tour guidati, visite tematiche e un laboratorio didattico, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale locale e offrire ai partecipanti un’esperienza che unisce cinema, storia, arte e letteratura.
Il Laceno d’Oro International Film Festival è realizzato con il contributo ex L.R. 30/2016 della Regione Campania con la Film Commission Regione Campania, con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – Ministero della Cultura, con il patrocinio del Comune di Avellino e della Provincia di Avellino. In collaborazione con Sentieri Selvaggi, Quaderni di Cinemasud, Eikon, CFCC, Afic.



