Dopo l’approvazione ad ottobre da parte del Consiglio comunale dell’istituzione della De.Co., la Denominazione Comunale di Origine di Grottaminarda, del Regolamento per la tutela e la valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali locali che prevede anche l’istituzione del Registro pubblico dei prodotti del territorio e del logo, nominata la Commissione comunale per la De.Co. composta da tecnici ed esperti.
Si tratta di Christian Ianniciello, Ciro Ciotola, Daniele Manzo, Ilaria Ianniciello, presieduta dal Sindaco, Marcantonio Spera.
La commissione si occupa di esaminare le richieste di ammissione nel registro De.Co. e valutarne l’ammissibilità. Già tenutasi il 30 marzo una prima seduta di insediamento.
La Denominazione Comunale di Origine, fortemente voluta dall’Assessora al Commercio, Doralda Petrillo, è stata istituita per attestare l’origine dei prodotti ed il loro legame storico e culturale con il territorio comunale, nonchè quale efficace strumento promozionale del Comune stesso. Attraverso la De.Co. si mira a conservare nel tempo i prodotti che si identificano con gli usi e che fanno parte della cultura popolare locale; a tutelare la storia, le tradizioni, il patrimonio culturale ed i sapori legati alle produzioni tipiche locali.
L’iscrizione dei prodotti nel Registro De.Co. può essere concessa a molteplici categorie di prodotti agro-alimentari e ad imprese agricole, artigianali, commerciali, enti ed associazioni che svolgano attività inerente la produzione e commercializzazione dei prodotti De.Co. Una stessa impresa può ottenere la Denominazione Comunale per più di un prodotto.
«La De.Co. – precisa l’Assessora Petrillo – non costituisce un marchio di qualità ma l’attestazione di origine geografica e quindi equivale nel significato, negli obiettivi e negli effetti, al marchio “Made in Grottaminarda”. Insieme alla valorizzazione dei prodotti ci sta a cuore mantenere le tradizioni legate al territorio e quindi anche le manifestazioni storiche. L’articolo sei del Regolamento De.Co. prevede, infatti, anche l’istituzione di un albo comunale delle iniziative e della manifestazioni che per le loro caratteristiche ed interesse culturale rivestono una rilevanza pubblica. Stiamo lavorando anche su quello».