Anche quest’anno l’Istituto comprensivo “L. Di Prisco” di Fontanarosa aderisce alla campagna di sensibilizzazione sulla razionalizzazione dei consumi energetici “M’illumino di meno”. Dalle ore 12:00 alle ore 12:05 di domani 1° marzo, nei plessi di Fontanarosa, Paternopoli, Taurasi, Luogosano e Sant’Angelo all’Esca verranno simbolicamente spente per cinque minuti le luci e tutti i dispositivi collegati alla rete elettrica. L’evento si svolge in concomitanza con la XVGiornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, che si celebra appunto il 1° marzo nell’ambito delle iniziative previste dal Piano per l’educazione alla sostenibilità promosso dal MIUR a sostegno dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il tema scelto per la XV edizione è l’economia circolare. L’imperativo è riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, allontanare “il fine vita” delle cose. E dal momento che le risorse finiscono ma tutto si rigenera, gli insegnanti del “Di Prisco” promuoveranno in classe azioni che ciascuno può mettere in atto nella propria vita quotidiana per ridurre l’impatto sull’ambiente, forniranno agli alunni spunti e idee su come riutilizzare gli oggetti, ridurre gli sprechi, allontanare “il fine vita” delle cose attraverso un processo di “rigenerazione” dei materiali e approfondiranno la tematica della produzione di energia dagli scarti e dai rifiuti. Anche quest’anno, dunque, l’Istituto comprensivo sposa convintamente la causa del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili. “Aderiamo perché siamo convinti che è decisivo educare i nostri ragazzi sin da piccoli al concetto di sostenibilità come dimensione fondamentale dell’essere cittadini consapevoli e attivi, inseriti in un ambiente-mondo che, in quanto sistema vivente e complesso, risente non solo delle scelte su larga scala dei governi e dell’economia – sottolinea la dirigente scolastica, prof.ssa Teresa Staiano – ma anche degli stili di vita quotidiani di ciascun individuo, e dunque di gesti apparentemente ininfluenti che, invece, reiterati e moltiplicati, pesano sui destini del pianeta.È dalle piccole scelte che si innesca il cambiamento ed è dallo sguardo lungo dei giovani che può nascere una politica più lungimirante per la tutela dell’ambiente: l’esempio di Greta Thunberg, la sedicenne svedese che sta guidando un movimento mondiale di sensibilizzazione affinché vengano adottate misure adeguate per far fronte al mutamento climatico che minaccia il pianeta, dimostra – conclude Staiano – quale risorsa preziosa siano i ragazzi non solo per immaginare un futuro sostenibile ma anche per imprimere una sterzata decisiva sul piano politico al presente del mondo”.
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