C’è una contraddizione stridente quanto evidente, ma quasi nessuno la nota in quest’epoca nostra di decadenza. La si può dire così: da un lato grandi drammi del più diverso genere; dall’altro una sorta di orgia di luoghi comuni, cui corrisponde una finta normalità nella vita quotidiana. La contraddizione si spiega facilmente: la pubblica opinione nazionale, al pari di quella internazionale, spaventata dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica, cerca di esorcizzare quel che accade minimizzando, banalizzando; in questo sollecitata e incoraggiata dalla Razza padrona, i cui affari vanno a gonfie vele. Ecco che quindi trionfa il pensiero(?) da Bar sport, che ci “delizia” con le cime abissali del suo sciocchezzaio. Non credo sia facile opporsi a un così generalizzato “trionfo del cretino”, per dirla con Fruttero e Lucentini. Ma, forse, è doveroso rintuzzarne le più crasse menzogne. Ripristinando qualche verità con il conseguente invito a un maggiore uso del buon senso.
E, allora. cominciamo dal Covid. Non è vero che la m peste è finita. Essa uccide ogni giorno migliaia di innocenti e ne contagia a decine di migliaia. A tutt’oggi, i morti, in Italia, hanno superato i 200 mila; nel mondo si aggirano intorno ai 10 milioni. Eppure le tv e i giornali tacciono. Nessuna sorpresa. I padroni del Sistema non vogliono se ne parli: si tratta anche dei padroni dei giornali che pagano ai giornalisti lauti stipendi. stipendi che, rispetto alla voce della coscienza, che è una petizione di principio, sono qualcosa, direbbe Engels, di “molto concreto e molto materiale”. Qualche cautela, leggi provvedimenti restrittivi, contro il diffondersi della peste pandemica, specie con la riapertura delle scuole, e l’incipiente autunno, sarebbe opportuno prenderla. Ma mi appare illusorio che una cosa del genere la faccia il governo Draghi con gli interessi che rappresenta.
Andiamo avanti. Non è vero che solo Putin è, sia detto senza giri di frasi, un guerrafondaio. Si è macchiato di un grave crimine attaccando l’Ucraina, dove pure i russi del Donbas non erano trattati in modo civile. Ma manco è giusto che – dopo aver sostenuto l’87% delle battaglie contro le orde naziste e aver immolato alla vittoria 40 milioni di uomini e donne alla vittoria – i russi si ritrovino i soldati e i missili Nato sotto il mausoleo di Lenin e la bandiera americana che sventola sopra le mura del Cremlino. Non sarebbe bella la pace finalmente, mettendo fine a una guerra orrenda e inutile, che tanti morti, lutti e sofferenze ha provocato al popolo ucraino innanzitutto, come chiede da sempre papa Francesco?.
Non è vero, infine, che l’11 settembre è solo quello dell’attacco alle Torri Gemelle nel 2001 da parte del terrorismo islamico. C’è anche e soprattutto l’11 settembre del 1973 quando gli Stati Uniti di Nixon e di Kissinger finanziarono un colpo di stato contro Salvador Allende, un Presidente socialista democraticamente eletto, ma non servo degli USA. E portarono al potere un dittatore sanguinario e fascista, Augusto Pinochet. I giornali però non ne parlano. Per spiegarselo, cfr. quanto detto sopra al loro riguardo. Per la verità, non ne parlano neppure i candidati del PD alle elezioni del 25 settembre, Vuoi vedere che, se lo fanno, qualcuno si ricorda di essere antifascista; cosa, questa non alla moda data la probabile vincitrice delle elezioni che certo non proviene da un partito antifascista?
di Luigi Anzalone