“Ora il senatore Misiani viene in Irpinia per parlare della Manovra: bene. E’ una rara occasione di discussione per un partito che si riunisce poco o nulla, dove il confronto manca, dove non c’è partecipazione”. Così Titti Mele, ex componente della commissione di garanzia del Pd, ex assessore alla cultura e alle politiche sociali al Comune di Avellino, sull’appuntamento organizzato dalla federazione del Pd irpino, per venerdì prossimo presso la sede di via Tagliamento.
“Nel Pd irpino non manca solo la partecipazione ma anche la legalità intesa come rispetto delle norme dello statuto e del regolamento del partito. In occasione della sua visita in Irpinia, al seantore Misiani vorrei ricordare infatti – afferma Mele – che da commissario regionale del Pd non ha dato risposta a due ricorsi presentati dai militanti, contestazioni aventi ad oggetto l’ultimo tesseramento al partito: sotto il primo ricorso, presentato alla vigilia delle elezioni amministrative della città di Avellino, ci sono la mia firma e quella dell’ex capogruppo di maggioranza al Comune di Avellino, Ida Grella; un altro ricorso è stato sottoscritto da tutte le aree del partito, esclusa quella che fa riferimento al consigliere regionale Maurizio Petracca: le firme sono di Sarà Iannaccone, Ilaria Di Gaeta, Lorenzo Preziosi e Gabriele Santoro. Entrambi i ricorsi denunciano irregolarità nelle iscrizioni.
Nello specifico, abbiamo segnalato al senatore Misiani – continua Mele – la mancata distribuzione delle tessere cartacee alla maggior parte dei circoli del territorio. Le tessere sono rimaste invece nelle sede di via Tagliamento, a disposizione di pochi ‘fortunati’.
Si tratta, a nostro avviso, di una palese violazione del principio di eguaglianza, oltre che dei principi di democrazia, partecipazione, trasparenza che sono alla base dell’organizzazione di un partito come il Pd. Per dirla come il senatore Enzo De Luca, siamo in una ‘monarchia illiberale’.
Il senatore Misiani – afferma ancora Mele – non ci ha mai degnato di una risposta. A Napoli, nella sede Pd di via Santa Brigida, ci ha ascoltato, ma poi ci fa fatto sapere nulla. Il commissario regionale pd non ha neppure fatto chiarezza sulla vicenda di San Martino Valle Caudina, dove al circolo locale del Pd era stato tesserato un uomo mentre era in coma.
E ora – accusa Mele – il senatore Misiani viene in Irpinia, ad Avellino presso la sede di via Tagliamento dopo non aver affrontato le questioni che gli abbiamo sottoposto. Non credo che i militanti, che sono la forza del partito, si meritino questo trattamento, questa mancanza di rispetto. Il commissario Misiani sembra voler legittimare l’attuale situazione del Pd irpino, ovvero una segretaria provinciale in cui noi non ci riconosciamo. Dispiace dirlo ma non è così che si sta in partito”.