Il foglio con su scritto “Mozione di sfiducia alla sindaca Nargi” è destinato a rimanere bianco. L’unica firma apposta dal proponente, Rino Genovese, è destinata a rimanere l’unica. Lo si è capito chiaramente questa mattina, nel corso della conferenza stampa convocata dai due consiglieri di Per Avellino Amalio Santoro e Antonio Bellizzi: “Questa è politica da cabaret” ha sentenziato Santoro, demolendo in pratica l’iniziativa dell’ex candidato sindaco del Patto Civico, e spiegando che ci sono tempi e modi per manifestare in maniera concreta e responsabile la propria sfiducia nei confronti dell’Amministrazione Nargi. E che lo si potrà fare molto presto, per esempio il prossimo 18 giugno quando approderà in consiglio comunale la discussione sul Rendiconto 2024: se non dovesse ottenere il via libera, l’Amministrazione cadrà. Sarà quello, per Santoro, Bellizzi e per il resto del CampoLargo del centrosinistra, per manifestare ufficialmente la propria sfiducia alla sindaca Nargi.
SANTORO: “IL GESTO DI CORAGGIO DOVREBBE FARLO LA SINDACA NARGI”
“In ogni caso servirebbe – ha spiegato Santoro – per la salute della comunità un gesto di coraggio della sindaca che prenda atto dello sfacelo di questo anno e ci liberi della sua gentile presenza. Più che inseguire il gossip o il protagonista di turno, ci sono gli atti ufficiali che si possono consumare. Per cui aspettiamo il prossimo Rendiconto e lì ci aspettiamo i veri atti di coraggio da chi li vuole fare. Perché la sostanza è quella di una città oggettivamente bloccata, ferma. Una città che perde lavoro, servizi, opportunità, popolazione e appeal anche verso il resto del territorio provinciale. Una città esclusa da tutti i circuiti anche del dibattito pubblico. Forse è solo grazie alla stampa che Avellino sembra esistere”.
BELLIZZI: SI POTEVA VOTARE CONTRO GIA’ AL BILANCIO DI PREVISIONE E NON E’ STATO FATTO, ORA SI POTRA’ VOTARE CONTRO IL RENDICONTO 2024
Sullo stesso tema della mozione di sfiducia si è espresso anche il consigliere Bellizzi: “Faremo tutte le valutazioni del caso. Quella di Genovese è stata probabilmente una provocazione. Ha espresso questa volontà senza parlarne preventivamente con le altre forze politiche. In ogni caso ci sono delle tappe istituzionali che possono essere utilizzate per sfiduciare la sindaca Nargi. C’è per esempio stata poche settimane fa la votazione in Aula sul Bilancio di Previsione, e questo poteva essere il primo passaggio, e non è stato utilizzato. Il prossimo passaggio sarà il Consuntivo del 18 giugno. Intanto noi rimarchiamo la nostra strada con coerenza, lo abbiamo detto dal primo giorno in cui si sono manifestate le prime divergenze tra Nargi e i festiani. Non ci sarà assolutamente nessun tipo di dialogo con Nargi”.