“In Campania c’è una emergenza sanitaria che va avanti da un bel po’ di anni. Questa mattina a Sapri c’è stata una manifestazione a cui hanno partecipato circa 2mila persone, una iniziativa di quelle che non si vedevano dagli anni Settanta”. Così questo pomeriggio Tonino Scala, segretario regionale di Sinistra Italiana Campania, che al Circolo della Stampa ha presentato il libro “Ultimi eravamo, ultimi siamo rimasti”, sottotitolo “Il libro nero della sanità campana”, una raccolta di documenti, dati, storie e articolo in cui Sinistra Italiana fa il quadro della situazione sanitaria nella nostra Regione.
Ultimi, secondo Scala, “per una serie di ragioni: la prima è perché per uscire dal commissariamento abbiamo accettato tutto ciò che ci ha imposto Roma. La seconda regione è perché per De Luca uscire dal commissariamento ha significato semplicemente nominare qualche direttore sanitario o primario. Non si è portata avanti una protesta seria nei confronti del governo nazionale, tanto è vero che i cittadini campani ricevono meno soldi delle altre regioni. In questo ‘libro nero’ oggi raccontiamo la malasanità in Campania. Non è una sanità di eccellenza: a differenza di quel che dice De Luca nel suo spot ‘mai più ultimi’, noi eravamo ultimi e restiamo tali”.
Scala si sofferma anche sulle Regionali: “Non trattiamo certo con De Luca ma con il Pd. Noi non abbiamo mai sostenuto De Luca, come altre forze politiche. Abbiamo in questi mesi osservato una soap opera sul terzo mandato mentre la Regione è allo sbando per quanto riguarda non solo la sanità ma pure ad esempio per la gestione dei trasporti, pensiamo alla tratta Circumvesuviana dell’Eav. Vogliamo ricostruire un nuovo centrosinistra, un ‘Campo largo’, per dare una speranza alla Campania. De Luca – aggiunge Scala – non è un soggetto politico ma il presidente uscente della Regione. Noi dialoghiamo con i partiti. Se ci sono liste civiche che fanno riferimento a De Luca è un altro discorso, che francamente ci interessa poco, si tratta di gossip. E’ il Pd che deve dialogare con De Luca. Ma credo che il Pd la pensi come Sinistra Italiana”.