Nella verde Irpinia, il baccalà è “la pietanza della festa” della cucina contadina, oggi è sul podio della grande preparazione e dei grandi piatti. Il baccalà è una delle pietanze più costose e raffinate della cucina italiana, che non ammette mezze misure, o si odia o si ama. Giuseppe Maglione, dopo aver portato il mare in Città, non poteva non offrire alla sua clientela coccolata e da lui viziata, una serata a dir poco stratosferica dedicata a sua “Maestà il Baccalà” e soprattutto ha raccolto la sfida di farlo piacere a grandi e piccini. Un nuovo appuntamento gourmet è presentato lunedì sera presso la sua “fucina” in Viale Italia, organizzato da “La Buona Tavola Magazine” in collaborazione con Dolciarte, BiancoBaccalà e Osteria del Baccalà. Quattro gli autori che sigleranno il menu obbligatoriamente a base di baccalà, ingrediente caro non solo alla cucina locale, il Pizza-chef Giuseppe Maglione, il Prof. Antonio Ruggiero, lo Chef Alfonso De Filippo erede di una delle famiglie di baccalajuoli dal 1791 e dulcis in fundo la nostra magica pastry chef Carmen Vecchione. Per quest’occasione Giuseppe Maglione, nei panni del perfetto padrone di casa, diletterà gli ospiti con tranci di pizze al “mantecato di baccalà, olive disidratate e scarola fresca”, “caponata di baccalà con pomodorini gialli e rossi e asparago selvatico” e “papaccella napoletana e baccalà”. Un combinazione di sapori che trovano nella naturalezza del baccalà un alleato perfetto. A sua volta, Antonio Ruggiero presenterà il famoso “Fil di ferro”, un primo piatto “pre-al dente”, fiore all’occhiello della sua Osteria. Prosegue Alfonso De Filippo che proporà un secondo piatto davvero entusiasmante, preparerà del “baccalà in cassuola alla siciliana”. La lady della serata, Carmen Vecchione, per restare in tema, sorprenderà gli ospiti con un dessert al baccalà dimostrando la duttilità di questo “ingrediente” ad adattarsi alle ricette più estrose. La sua versatilità culinaria ne ha favorita anche una eccellente commistione con i prodotti della terra. Per questo motivo non sono pochi i centri irpini che vantano centenaria tradizione nella preparazione del baccalà, e non mancano gli amanti del merluzzo sotto sale che lo eleggono vera e propria eccellenza da gran gourmet, complice anche una gamma di vini, dai bianchi ai rossi, che ben si sposano con le oltre dieci ricette che fanno del baccalà l’ingrediente principale. A dimostrazione di ciò nascono l’evento e l’esigenza di ricollocare questo “pesce salato” sul podio più alto in cucina che, giustamente ha conquistato negli anni, grazie al lavoro degli chef della serata in particolare legati visceralmente al “baccala” e tutti gli chef che l’hanno interpretato e fatto amare anche ai palati più capricciosi.
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