Una mattinata densa di appuntamenti quella dedicata al Turismo delle Radici, che ha visto il piccolo borgo irpino di Sant’Angelo all’Esca protagonista di attività culturali in favore degli emigrati italiani nel mondo e dei loro discendenti: un bando promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, nell’ambito del PNRR (M1 C3 I2.1) “Il turismo delle radici – Una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19”, che ha favorito 800 Comuni inferiori a 6000 abitanti, ritenuti ammissibili a finanziamento: una conferenza, consegna di attestati di riconoscimento agli italo discendenti, laboratori del gusto, laboratorio artigianale a cura dell’etnografa Franca Molinaro , degustazioni di prodotti tipici, vino e olio.
Alle 10, nella Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, è stato presentato, con la mirabile “ regia” e coordinamento del direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa – che ne ha sottolineato l’incisività in termini non solo di turismo di ritorno, ma anche come crescita e riqualificazione dei piccoli borghi – il volume “ Memoria è Radici” : uno scritto dedicato agli italo discendenti che fa emergere “ la correlazione che intercorre tra il Ricordo, le suggestioni, gli echi del Tempo della rimemorazione e le Radici, patrimonio avito di sentimenti, luoghi, volti, persone” come ha sottolineato il Sindaco, Attilio Iannuzzo.
“ La progettualità ideata per il Turismo delle Radici è fondata sulla proposizione di un ideale viaggio nella Memoria, a ripercorrere le proprie origini , ritrovare i luoghi, le Tradizioni e la Cultura degli avi e si presenta come prodromico per l’implementazione di servizi: una serie di fidelizzazioni come sconti, agevolazioni e servizi per le aziende aderenti all’iniziativa” così ha tenuto a precisare il prof. Carmine De Angelis , consigliere giuridico della Vice Presidenza del Consiglio, intervenuto alla manifestazione.
La cerimonia è stata dedicata alle famiglie di due emigrati: Celeste Luise, emigrata negli Stati Uniti D’America agli inizi del’900 e divenuta famosa come la “regina” della pizza d’asporto con il brand “ Mama Celeste pizza italiana” , così famosa da diventare protagonista di una miniserie televisiva, ripresa anche nei cartoni animati dei Simpson e Mike Venuti, figlio di due santangiolesi emigrati negli anni ’60 negli USA , divenuto un’mago’ della finanza. Un manager brillante che ha condotto una stratosferica operazione finanziaria, vendendo il marchio dell’azienda di cui era CFO alla Coca Cola per 4,1 miliardi di dollari. Due santangiolesi di eccezione, che hanno tenuto alto il genio dell’italianità nel mondo, rimanendo con il cuore sempre legato alle Radici!
“ Legami sacri, intoccabili, mantenuti vivi nella Tradizione culinaria, nelle costumanze, nello spirito religioso, nella pratica del culto di San Michele Arcangelo, nella conservazione del dialetto santangiolese. Fili mai recisi con la Terra Madre” ha specificato Raffaella Luise, responsabile di progetto.
Un cammino nella Memoria che riannoda un cordone ombelicale mai reciso: il legame con le comunità di origine che restituisce la consapevolezza della propria identità e può favorire un turismo di ritorno, sentimentale, sulle tracce di un Passato che è ponte verso il Futuro.
“Giornate come questa sono necessarie a ricordare il valore della Memoria e dei legami con la terra dei propri avi. Difficile è andare via. Ancora più difficile è rimanere.
Il fatto che oggi ospitiamo Rudolph JR e Dawn Perosko Melchiorre e i loro figli, Ersilia, Michael e Rudolph Melchiorre III , nipoti e pronipoti di Celeste Luise, che vengono a visitare il paese in cui la loro progenitrice è nata, ci riempie di gioia e di orgoglio” ha concluso Michele Venezia, il presidente della Pro Loco di Sant’Angelo all’Esca. Una giornata ricca di emozioni, di sentimenti autentici, mantenuti vivi da un legame indissolubile, che è quello tra emigrati e Terra d’origine: oggi, Sant’Angelo all’Esca ha abbracciato gli italo discendenti, in visita al paese dei progenitori!