“Intitolare una strada non significa solo tributare un onore ma tracciare un cammino”. Spiega così Padre Gianluca Savarese il valore di cui si carica l’intitolazione della piazza antistante al Roseto al fondatore Padre Innocenzo Massaro. “Padre Sisto – spiega Padre Gianluca – ricorda che, fin dagli anni del noviziato, Padre Innocenzo sognava un’opera del genere, già il Signore gli aveva messo questo sogno nel cuore. Ha sempre voluto custodirla con tenacia, non ha mai voluto lasciare questo luogo. Il cammino che traccia Padre Innocenzo è un cammino di consegne di testimoni, valori, eredità alle nuove generazioni. Ci indica uno stile di vita ma sta a noi continuare a far vivere questi luoghi”. Rende omaggio al fratello Andrea, scomparso nelle scorse settimane e ricorda la fatica di Padre Innocenzo per mettere su quest’opera, la difficoltà nel reperire fondi, cercando benefattori negli States, la sua fantasia e tenacia nel tracciare nuove strade. Una fatica che è anche quella quotidiana di chi lavora in questo luogo e si prende cura degli ospiti che si affidano alla custodia della Vergine. E’ dunque quello che riceviamo noi nel giorno della Natività un dono”. In prima fila il sindaco Gianluca Festa a ribadire il legame forte del Roseto e della figura di Padre Innocenzo con la città. Ed è dunque come se fosse la città a restutuire a Padre Innocenzo ciò che lui le ha donato. “È stato un atto doveroso e sentito che abbiamo rivolto al frate cappuccino che è stato fondatore di questa splendida casa di riposo, ma anche all’uomo dalla grande umanità e dal prorompente carisma che tanto di bene ha fatto per la nostra comunità, per gli ultimi, per i più fragili, per la terza età e per le persone non autosufficienti
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