Ancora porte semichiuse all’opposizione consiliare di Avellino, che questa mattina ha tentato un sopralluogo, per la seconda volta, nella struttura dell’ex sede della Polizia municipale, a Rione Parco. L’edificio dovrebbe essere ora adibito a sede del Piano di zona di Avellino. Questa mattina il cancello è stato aperto, ma quando i componenti della Commissione Bilancio e i giornalisti stavano per entrare, è arrivata la telefonata con la quale è stato ordinato ai rappresentanti della ditta che ha eseguito i lavori di far entrare solo i consiglieri comunali. Erano presenti tre dei cinque componenti della Commissione: il presidente Nicola Giordano (Pd), Antonio Bellizzi (Per Avellino) e Rino Genovese (Patto Civico). Assenti le due componenti di maggioranza: Teresa Cucciniello (Viva la Libertà) e Giulia Zaolino (Siamo Avellino). In segno di solidarietà con i giornalisti presenti, nemmeno i tre consiglieri comunali sono voluti entrare: “Hanno sbarrato l’ingresso – ha detto Genovese – alla voce della democrazia, affinché nulla possa essere reso noto e nulla possa essere visto. Quello che sta accadendo oggi ad Avellino è gravissimo. Inaccettabile. Si impedisce uno dei diritti costituzionali più importanti”.
Deluso anche il presidente Giordano: “Se non entrano i giornalisti non entro nemmeno io. Perché le mie riunioni di Commissione sono pubbliche”. Anche e soprattutto sul fronte della destinazione d’uso che l’amministrazione Nargi sembra intenzionata a dare alla struttura, e cioé nuova sede del Piano di Zona Sociale A04: “La nostra idea era di riportare qui il centro sociale, anche perché la città di Avellino non ne ha più uno”, visto che il Samantha Della Porta è chiuso ormai da tempo. “Sono passati – ha aggiunto Giordano – dal fare una cosa buona, come è stata questa ristrutturazione, a cui diamo merito, allo sgarbo istituzionale di non farci entrare, che ci ha offeso, ma è solo uno sgarbo. Non c’era niente da nascondere, forse solo i tempi troppo lunghi e forse questa necessità di qualche ‘assessoruccio’ che vuole un ufficio da solo. Però a noi di queste questioni di gestione modeste poco interessa. Ma su un rione non si fanno speculazioni con il Piano di Zona, su un rione si danno i servizi”.
Tornando all’ex caserma dei vigili urbani, le prossime tappe della commissione consiliare riguarderanno una sorta di accesso agli atti: Giordano e gli altri due componenti Genovese e Bellizzi chiederanno di sapere “perché ancora non è stato consegnato il cantiere al Comune? A che punto è il collaudo statico?”, eppure i lavori strutturali veri e propri sono finiti ormai da mesi.