Riparte il tavolo delle trattative per la Denso Thermal Systems di Pianodardine. L’appuntamento, presso la sede di Confindustria, è per giovedì prossimo, 20 marzo, alle 9 quando, dopo gli scontri degli ultimi giorni legati allo sciopero di otto ore di mercoledì scorso, si ritroveranno i segretari di Fiom, Uilm, Fim, Ugl e Fismic. Difficile immaginare una pace, ma sarà quantomeno una tregua armata, quantomai necessaria per arrivare al traguardo, stavolta condiviso, di prorogare i contratti di solidarietà.
Nello stabilimento di Pianodardine, specializzato nella produzione di climatizzatori e componentistica per auto, sono stati infatti quantificati circa 240 esuberi, sulle complessive 830 unità impiegate, che hanno aperto le porte, con l’obiettivo di evitare tagli e licenziamenti, ad un massiccio ricorso ai contratti di solidarietà.
Il clima in fabbrica resta teso, anche per le divisioni, sempre più profonde, che si registrano ormai da tempo sul fronte sindacale. Fratture che non aiutano a gestire al meglio una situazione di crisi molto delicata, destinata a più di un passaggio anche in tribunale, legata a filo doppio alle difficoltà che vivono tutti gli stabilimenti Stellantis del Sud e, in particolare, Melfi, Pomigliano, Cassino e Atessa, tra i principali destinatari della produzione dello stabilimento Denso.
“La convocazione dell’azienda – precisa il segretario della Uilm Gaetano Altieri – era dovuta, loro sono interessati a prorogare i contratti di solidarietà. É chiaro che questa convocazione non cambia di una virgola la situazione: i lavoratori, dopo gli ultimi avvenimenti che ci hanno portato allo sciopero, restano in agitazione. Il clima in fabbrica è teso, il nostro auspicio è che il prossimo incontro possa servire a riavviare il dialogo su basi diverse rispetto al recente passato”.