La penombra come campo della possibilità. Così Gianpasquale Greco descrive l’universo artistico di Mila Maraniello, in mostra al Museo Irpino con “Pixel e penombra: l’alchimia dell’onirico e del sacro”. Un viaggio dalla Napoli mistica alla digital art “Ci troviamo di fronte – spiega Greco – ad un’arte dematerializzata, caratterizzata ancora oggi da un vuoto normativo, guardata spesso con diffidenza. Eppure costanti sono in queste opere i richiami alla tradizione come testimonia “Il riposo” con un chiaro riferimento al Cristo velato. Al posto del pennello compaiono i pixel, così la ricerca dell’artista spazia dalla nitidezza del pixel alla penombra che evoca l’inconscio, la caducità dell’uomo ma anche la capacità di andare al di là di convenzioni e razionalità, condizione che precede la genesi del creato, con l’artista che si fa essere creante. Molteplici i riferimenti a linguaggi artistici differenti, dal cinema all’impressionismo, dalla graphyc novel all’espressionismo. Numerosi anche i riferimenti alla religiosità a sottolineare la ricerca di senso dell’uomo, la sua arte ci costringe a fare i conti con noi stessi. Questa mostra diventa una partita dell’anima, un caleidoscopio di sguardi”. E’ il giornalista Giuseppe Giorgio a parlare di una mostra che esplora gli spazi dell’onirico e del sacro, del visibile e del non visibile. E’ poi Mila Maraniello a sottolineare come la prima ispirazione sia stata la città di Napoli con la sua storia di esoterismo “Sono partita da lì, dalle suggestioni legate a Raimondo Di Sangro per poi esplorare le possibilità dell’arte digitale che può turbare inizialmente ma può diventare anche strumento per prendere coscienza della nostra umanità”. E’ quindi Slobodanka Ciric, poetessa e madre di Mila a porre l’accento sulla poliedricità dell’artista di attraversare universi differenti, da quello delle fiabe a quello della digital art, come testimoniano le illustrazioni che accompagnano alcune delle sue raccolte. Preziosi i momenti musicali a cura del Trio LOV, formato da Laura, Octavian e Valeria, rispettivamente genitori e figlia, musicisti di grande esperienza sinfonica e discografica internazionale.
Mila Maraniello nasce a Napoli nel 2000 da madre serba e padre napoletano. Dopo aver studiato illustrazione e concept art presso la Scuola Italiana di Comix, si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli – Diploma accademico di Secondo livello in Design della Comunicazione. I suoi principali ambiti di espressione sono il Design e la Comunicazione, anche se la sua vera passione è il disegno digitale.
Diversi i libri di cui la giovane Mila ha curato l’editing grafico e le sue opere sono state oggetto di numerose esposizioni nazionali ed internazionali, nonostante la giovane età. Nel 2023 è stata inaugurata la sua prima personale MyAr I Napoli, Mystica et Arcana, esposta inizialmente presso il corridoio di San Tommaso nel Complesso di San Domenico Maggiore a Napoli, di seguito ai Giardini Ravino a Ischia e infine sia alla Pinacoteca Patiniana che al Lavatoio di Castel di Sangro.