Era impossibile non volergli bene. Pietro Cannas ti travolgeva con un fiume di parole, con il suo affetto ed entusiasmo, aveva sempre una notizia da darti, una storia da raccontarti o solo un sorriso da consegnare agli amici. Era curioso, voleva sapere, chiedeva, commentava, era un’anima bella. Aveva trasformato le sue fragilità in punti di forza, la sua semplicità era il tratto profondo del suo essere, una semplicità di cui era orgoglioso come della capacità di stare in compagnia. Sempre allegro, aveva imparato presto l’etica del lavoro, sapeva che senza il sacrificio nulla si può ottenere. La sua energia era travolgente, aveva amici ovunque, dalla sua Candida ad Avellino ai luoghi del mare, come Scario dove andava sempre in vacanza. Sono in tanti a scrivere che senza di lui la spiaggia non sarà più la stessa. Accanto a lei c’era sempre l’amatissima moglie Tiziana, con cui condivideva tutto, di cui non smetteva di parlare, suo sostegno e riferimento, segreto di quell’equilibrio che aveva raggiunto. Quell’amore per la vita che trasmetteva a tutti ora appare più forte anche dalla morte. Una morte improvvisa e prematura che ha suscitato incredulità e sconcerto non solo tra i familiari ma in tutte le comunità che avevano avuto il dono di conoscerlo. Alla moglie Tiziana Alvino, alla mamma Virginia Curato, ai fratelli Giuseppe e Gennaro, alla sorella Maria, alla suocera Lia D’Amico, ai cognati cognate e parenti tutti giunga l’abbraccio della redazione. I funerali si terranno il 18 giugno muovendo dalle Onoranze Funebri Irpinia e proseguiranno per la Chiesa di Santa Maria Assunta di Candida dove, alle 10, sarà celebrato il rito religioso.