Gerardo Russo (26 anni) e Veronica de Paola (29 anni) sono due avellinesi, trasferitisi in Svizzera da un anno e mezzo circa. Qui si sono avvicinati al mondo del trekking, grazie anche a Gerardo che ha iniziato a lavorare come fotografo nell’ associazione zurighese Zuercher wanderwege, che conta ben 6000 membri.
Si sono, allora, resi conto dell’interesse suscitato dall’Italia, in questo settore, ma anche di come ci fosse bisogno di nuove mete, non le solite conosciute all’Estero dai più, come le Cinque Terre o la Toscana. L’Irpinia raccontata dai due ragazzi, con la sua genuinità e la sua cultura artistica, come quella gastronomica incuriosivano molto tutti coloro che ne sentivano parlare e così Gerardo e Veronica hanno deciso di creare un progetto ed un’associazione, per far conoscere la loro amata terra.
In particolare, Irpinia viva vuole valorizzare e porre al centro dell’attenzione, tutti quei luoghi dell’Irpinia che di solito vengono tenuti fuori dalle pubblicità campane e dal marketing territoriale e utilizzare la “terra di mezzo” proprio come punto di partenza in cui pernottare e rifocillarsi, per poi fare trekking nella stessa zona, ma anche nella vicina Puglia, Basilicata e nel resto del suditalia.
I gruppi trekking sono formati per la gran parte da adulti e over 60, una fascia di pubblico attenta al confort, alla buona cucina e alla cultura, all’arte e alle tradizoni dei luoghi visitati di volta in volta.
L’idea sarebbe quella di creare un ponte dall’Estero, in particolare la Svizzera, verso l’Italia, visto l’interesse riscontrato nel vasto pubblico e la speranza è quella di trasformare questo primo viaggio in una serie di viaggi alla scoperta dell’Italia dimenticata o sconosciuta, della quale nessuno parla ma che ha tantissimo da offrire e mostrare. Si parla, infatti, così tanto negli ultimi tempi di valorizzare il Sud, ma le vere e proprie iniziative sono poche e questo progetto vuole proprio porsi in quest’ottica e puntare finalmente sull’Italia del sud, quella vera e genuina. Il sogno è che questa diventi una scintilla che si diffonda e dia il coraggio e la spinta alle istituzioni come ai singoli, per la creazione di nuove realtà e attività che restituiscano valore alle regioni del Sud, per una vera e propria rinascita.
Il programma della settimana prevede escursioni in zone molto diverse tra di loro, si parte il giorno 24 Aprile con la prima escursione a Montevergine, attraverso il sentiero dei Pellegrini si punta prima al santuario e poi al campo Maggiore, nella seconda giornata si passa poi (25 Aprile) alle zone vitivinicole di Tufo e Montefusco. Una tappa obbligatoria è quella del 26, in costiera amalfitana, lungo la via delle Ferriere, perché la Campania è anche mare e non si può prescindere da questo. L’ultima escursione ha, invece come punto centrale le tradizioni e la cultura locali e si svolgerà tra Fontanarosa e Gesualdo, dove dopo una visita del palazzo, si terrà anche una degustazione di prodotti locali, accompagnata dalla musica di due esponenti del famoso conservatorio “Cimarosa” di Avellino. Gli ingredienti ci sono dunque tutti, la natura sia con la montagna, che con il mare, la cultura dei paesini e delle città ognuna con una propria storia da raccontare e infine la gastronomia.
I ragazzi ci tengono a ringraziare tutti coloro che sono stati loro vicini, poiché preziosi per la riuscita di questa iniziativa, la quale si auspica proprio una grande e solida collaborazione tra le istituzoni e i privati per uno scopo comune, che è quello di dare finalmente la giusta importanza a una regione così straordinaria