Sono giorni decisivi per la vertenza ArcelorMittal. Lunedì la firma della cassa integrazione, che dovrà essere accompagnata da una misura di sostegno al reddito dei lavoratori, da un piano di formazione e da incentivi per eventuali uscite volontarie. A Taurasi, dove stamane si è svolta un’assemblea pubblica con i lavoratori promossa dalle segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm, il segretario provinciale della Fiom Cgil, Giuseppe Morsa, conferma gli obiettivi da centrare, in attesa dell’avvio della nuova fase di rilancio dello stabilimento ArcelorMittal di Luogosano. Morsa parla dei “primi cento giorni di Luogosano e di una vertenza molto dura, nella quale il sindacato si è trovato quasi sempre da soli”. Chiaro il riferimento alla politica, da diverse settimane nel mirino del segretario della Fiom Cgil. Al confronto erano presenti anche il consigliere Regionale Maurizio Petracca, Il Segretario Regionale Massimiliano Guglielmi ed il coordinatore nazionale della FIOM per la siderurgia Loris Scarpa.
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ArcelorMittal verso l’accordo, confronto a Taurasi. Petracca: “La Regione c’è, ma serve il contributo di tutti”
“La Regione Campania sta seguendo con attenzione la vicenda per il rilievo che assume in un particolare momento della storia produttiva ed aziendale dei nostri territori, coinvolgendo una settantina di famiglie”, precisa in un passaggio Petracca che si dice fiducioso “per le diverse interlocuzioni avviate con alcuni investitori”. Petracca inviata le parti, dal sindacato alle istituzioni, a restare unite: “è questa la chiave per portare a casa il risultato che tutti auspichiamo, e cioè la salvaguardia dei livelli occupazionali”. “L’azienda va via perché non c’è più il profitto auspicato e non può soddisfare le aspettative dei soci, è questa la verità, altro che responsabilità sociale”, rilancia Morsa che invita le parti a restare unite e ad evitare divisioni e fughe in avanti. “Il progetto dell’Alta velocità dimostra che quando c’è la giusta collaborazione e si lavora insieme per il futuro, si portano a casa dei risultati importanti. Anche in questa vertenza siamo riusciti a creare una prospettiva che qualche settimana fa non c’era, né si intravedeva: ora dobbiamo andare avanti, perché la soluzione è ancora lontana”.
E la soluzione, è stato ribadito anche a Taurasi, passa per l’ingresso di un nuovo investitore pronto a subentrare alla multinazionale indiana e a rilanciare lo stabilimento specializzato nella produzione di preverniciato zincato di laminati piani d’acciaio e lavorazioni in acciaio. Al momento, sul tavolo, ci sono tre proposte, che sembrano quelle più concrete e credibile. Per entrare nel merito delle manifestazioni d’interesse, e dei relativi piani industriali, ci vorrà ancora del tempo. Ecco che l’accordo di lunedì dovrebbe sbloccare la cassa integrazione e congelare i licenziamenti, allungando di diversi mesi la trattiva che, entro l’autunno, dovrà necessariamente portare all’ingresso del nuovo imprenditore. Domani, intanto, una delegazione di lavoratori incontrerà il Ministro Matteo Piantedosi alle 15.30 in Prefettura. L’obiettivo è coinvolgere anche il Governo nella delicata vertenza e, soprattutto, nel piano di rilancio dello stabilimento irpino.