Dopo i lucchetti chiusi, la Commissione Patrimonio e Bilancio presieduta da Nicola Giordano prova a riorganizzare un nuovo sopralluogo al Centro Autismo di Valle. La nuova data è quella del 6 dicembre, venerdì prossimo. La speranza è che nel frattempo venga messo a posto tutto quello che andava messo a posto, così da poter far questa volta entrare Giordano e gli altri due consiglieri comunali componenti la commissione: Rino Genovese (Patto Civico) e Antonio Bellizzi (Per Avellino). Lo scopo del sopralluogo è quello di fare una ricognizione dei luoghi di questo Centro per l’Autismo del quale si parla da decenni ma che non viene mai aperto. I lavori di costruzione sono stati completati ormai da un anno e mezzo, ma il Comune non è ancora riuscito a farlo aprire, disilludendo centinaia di famiglie, avellinesi e della provincia, bisognose di un posto dove poter curare i propri cari affetti da disturbi dello spettro autistico.
Una situazione che ha visto quindi in prima linea anche diverse associazioni, come per esempio l’associazione di volontariato Tribunale dei diritti del Cittadino-Ufficio del Garante delle Persone con Disabilità (guidata in città da Michelangelo Varrecchia e Gennaro D’Anna): “Con il sopralluogo di giovedì scorso – dice Varrecchia – siamo arrivati alle barzellette finali. Questo è vero dilettantismo”. Sul punto è ancora più determinato il coordinatore regionale del Mid Campania (Movimento italiano disabili): “E’ una triste vicenda che si sta consumando sulla pelle delle famiglie dei soggetti affetti dai disturbi dello spettro autistico, che attendono ancora l’apertura proprio di quei cancelli chiusi della struttura di via Serroni. Sulla struttura di Valle già pendono numerosi esposti e tra questi anche uno del Mid, sostenuto dal nostro legale di fiducia, l’avvocato Cinzia Capone. La Procura sta tentando di far luce sulla mancata apertura, sui ritardi di oltre vent’anni e su eventuali omissioni. Quest’ultima vicenda del sopralluogo negato desta notevoli sospetti. Il Mid auspica che la Procura della Repubblica che procede valuti un’immediata ispezione al fine di fugare ogni dubbio sull’accaduto, anche ai fini di soddisfare le indagini già in corso”.