“In provincia di Avellino abbiamo un avversario che é la destra, non é il nostro compagno o amico. Abbiamo cercato di coinvolgere tutte le anime del nostro partito. Si possono fare tanti appunti alla segreteria Pizza, ma non quella di ascoltare e dare spazio agli altri“.
Non utilizza giri di parole Enza Ambrosone per inaugurare la festa dell’Unità irpina nel delineare, sin da subito, le priorità del Partito Democratico. Ha inizio così la due giorni che vedranno tutte le anime dem della provincia avellinese riunite sul prato verde del Parco della Pace.
Nel mormorio generale di un tiepido sabato mattina dal sapore più estivo che di inizio ottobre, ha dato il la al dibattito:
“Non possiamo arretrare di un millimetro – ha proseguito la coordinatrice della segreteria provinciale -. In un Paese che é governato dalla destra, come Partito Democratico abbiamo la responsabilità di creare l’alternativa, difendendo i diritti, evitando la deriva di un mondo che erige barriere“.
Il segretario irpino Nello Pizza ha aggiunto un punto di ottimismo a questo fine settimana, augurandosi che il nome della manifestazione possa rispecchiare da ora in poi anche la costola dem avellinese:
“Siamo presenti sui temi che più ci coinvolgono in questo momento, che preoccupano particolarmente questa comunità. Le scintille ci sono sempre state, non a caso il Partito Democratico in Irpinia ha avuto spesso un percorso travagliato. Questa è un’occasione per mettere definitivamente da parte i contrasti e iniziare a lavorare insieme per questo partito e questa comunità”.
Un pensiero condiviso, di fatto, dal presidente dell’assemblea provinciale Gerardo Capodilupo che fa mea culpa e invita tutti a proseguire compatti in vista delle elezioni amministrative di Avellino: “Il Partito Democratico irpino ha conservato quell’antico vizio di cercare il nemico all’interno della nostra squadra. In politica c’è un valore fondamentale che é la credibilità e noi ce la teniamo stretta, dimostrando di essere uniti. Sarà un anno particolare, si voterà ad Avellino. Dobbiamo creare un’alternativa. Scegliamo un metodo, per me andrebbero bene le primarie, o qualsiasi altro, ma fate presto perché il candidato avrà bisogno di tempo. In politica non si improvvisa e dobbiamo riempire di contenuti, parlare ai giovani, educarli“.