Un’anteprima del festival internazionale Laceno d’oro che si fa tentativo di riannodare passato e futuro. Una scommessa evidente a partire dalla sede scelta per ospitare la rassegna estiva, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Avellino, a cura del Circolo di cultura cinematografica “Immaginazione” in collaborazione con la rivista di cinema “Sentieri Selvaggi”. All’arena dell’Eliseo, a conferma del legame forte esistente tra lo spazio che dovrebbe ospitare la casa del Cinema e il festival Laceno d’oro. Lo sottolinea Antonio Spagnuolo, alla guida del circolo Immaginazione: «Il festival vero e proprio si terrà a dicembre e siamo molto fiduciosi che possa essere l’Eliseo ad ospitare la prossima edizione. Certo, possiamo contare su risorse limitate, tagliate della metà rispetto allo scorso anno. Il festival rientra, infatti, nei Fondi Poc per la promozione turistica e culturale del territorio, i 150.000 euro sono stati destinati per la metà ai concerti e per la metà al Laceno d’oro. La rassegna estiva nasce dalla volontà di intercettare film con poca distribuzione, che hanno ottenuto ottimi riconoscimenti da parte della critica, nel segno di tematiche strettamente legate all’attualità, dall’identità di genere a come sono cambiate oggi maternità e paternità, dall’omaggio al maestro del neorealismo Roberto Rossellini con la proiezione di “Viaggio in Italia” ad una delle più belle storie della mafia siciliana come “Sicilian Ghost story” che ha rappresentato l’Italia a Cannes o ancora l’amore nelle periferie di Roma e l’integrazione. Con lo Zia Lidia abbiamo scelto di proporre pellicole rivolte anche ad un pubblico più ampio, dal film di animazione “la mia vita da zucchina” alla commedia musicale “Sing Street” nella consapevolezza che si tratta di una rassegna legata anche ad una stagione come quella estiva contraddistinta dalla volontà di evasione. Ma è anche un voler guardare alla tradizione delle storiche rassegne in piazza Duomo che era uno degli eventi più attesi del cartellone cittadino». Ad aprire la sei giorni sarà il 18 agosto “Il padre d’Italia” (2017, Good Films) di Fabio Mollo con Luca Marinelli e Isabella Ragonese. Il film, 4 candidature ai Nastri d’Argento e Globo d’Oro all’attrice protagonista, è un on the road non solo geografico ma anche emotivo attraverso il nostro Paese alla ricerca del futuro. Il 19 agosto omaggio a Roberto Rossellini nel quarantennale della scomparsa con la proiezione (sabato 19) di “Viaggio in Italia”, pellicola del 1954 con la sua musa Ingrid Bergman, che racconta l’arrivo a Napoli diuna coppia inglese per sistemare una questione di eredità. Domenica 20 agosto protagonista sarà il regista siciliano Antonio Piazza che presenterà “Sicilian ghost story”, una storia di mafia vista dagli occhi di due adolescenti tra atmosfere fantasy e favola gotica. Il film, scritto e diretto da Piazza insieme a Fabio Grassadonia, ha rappresentato l’Italia a Cannes a la Semaine de la Critique e ha vinto due Nastri d’argento per la fotografia e la scenografia. Il ciclo di proiezioni prosegue nei giorni 21, 22 e 23 agosto in collaborazione con “Zia Lidia Social Club”. Al pubblico irpino verrà proposta la visione di “La mia vita da zucchina” di Claude Barras (2016, Teodora Film), opera d’animazione in stop-motion di grande poesia ed originalità, candidata agli Oscar 2017, “Sing Street” di John Carney (2016, Bim Distribuzione), un film tra divertimento ed emozione sull’adolescenza a Dublino nei primi anni ’80 dalla straordinaria colonna sonora, e “Cuori puri”*(2017, Cinema) di Roberto De Paolis, tre candidature ai Nastri d’argento per un film sull’amore tra due giovani nella periferia di Roma tra integralismo religioso e campi Rom.
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