«Ho iniziato a stare male a gennaio del 2016. Mi mancava la voglia di fare qualsiasi cosa, anche una telefonata, alzarmi dal letto, cucinare, lavare i piatti. Sentivo solo l’urgenza di dormire, a qualsiasi ora del giorno. Abbassavo le tapparelle già alle quattro del pomeriggio- La mia compagna di allora era figlia di un neuropsichiatra, mi convinse lei ad andare da una psicologa, una seduta a settimana. Ma l’apatia restava. Poi per quindici giorni mi rinchiusi in casa. La terapeuta propose uno specialista: “Vogliamo usare una stampella?”. Dissi di no una volta, due volte, tre volte. Pensavo di essere all’inizio di un processo creativo, di trovarmi, come già era successo, davanti a una montagna in cui bastava trovare una fessura in cui infilarmi. Mai cavolata fu più grande».
Queste le parole del rapper irpino Ghemon, che confessa alle pagine del “Corriere della sera” di essere stato in depressione acuta e di aver preso dei farmaci. Parole shock, che spiazzano i fan. Tuttavia, il cantante irpino rassicura tutti, definendo la sua crisi come “acqua passata”.
Infine, Ghemon confessa il suo sogno: “un concerto nello stadio Partenio”.