E’ una giunta tecnica, su questo non si discute. Di alto profilo, certamente. Si tratta di assessori esterni con un curriculum di prestigio, che hanno ricoperto incarichi di importanti.
Ed è questo, in primis, che ha orientato le scelte della sindaca Laura Nargi, ma pure, in alcuni casi, anche dei consiglieri della maggioranza. Perché il primo cittadino nella formazione della giunta è autonomo, non autocrate.
L’unica nomina politica è la vice sindaco Marianna Mazza, eletta nella lista Davvero, ex assessore, che incassa ora la delega alla partecipazione, alle pari opportunità, all’inclusione, alle politiche di genere ed ai quartieri.
Come si diceva gli altri nomi non sono venuti fuori dal cilindro. E allora si potrebbe provare a ipotizzare, per alcuni di loro, quantomeno un canale preferenziale, ovvero il trait d’union tra Nargi e la maggioranza. Nessuno scandalo, s’intende: il profilo degli assessori giustifica la partecipazione all’esecutivo tecnico.
Ad esempio, Mario Calabrese, assessore al bilancio e altro ancora, è docente associato in economia e gestione delle imprese presso il dipartimento di management de “La Sapienza” dove insegna il professore Sergio Barile, notoriamente simpatizzante di Rino Genovese, consigliere comunale di Patto civico. Stesso dipartimento dove’è ricercatore il consigliere comunale Alberto Bilotta.
Francesco Infantino, assessore alla sostenibilità ambientale, come si legge nel suo curriculum è stato direttore generale del CoSmaRi, il Consorzio di smaltimento rifiuti, prima, e dirigente, in seguito, della società IrpiniAmbiente Spa fino al 2020. E’ innegabile che ci sia un collegamento con l’ex assessore all’ambiente, fedelissimo del sindaco Gianluca Festa, storico manager di Irpiniambiente, Peppino Negrone.
Leandro Vittorio Savio ha lavorato invece nell’azienda “Calabria Verde”, ente della Regione Calabria, da sempre appannaggio del centrodestra. Il centrodestra ad Avellino è rappresentato nel Patto civico di Genovese, da Forza Avellino di Angelo D’Agostino, coordinatore provinciale di Forza Italia, e da Livio Petitto, capogruppo di Moderati e Riformisti.
Nulla si può dire su Remo Dalla Longa, professore di Public Management and Policy alla Bocconi, sull’assessora istruzione Lucia Forino e sull’assessore alla trasparenza, al patrimonio, al personale ed al contenzioso, Edoardo Volino, avvocato cassazionista.
Marianna Illiano invece è stata vicesindaca a Bacoli nella giunta guidata da Josi della Ragione, primo cittadino di Bacoli, simpatizzante dei 5stelle, che tra l’altro oggi era presente a Palazzo città. Il collegamento Nargi-5stelle è assolutamente fuori luogo. Ci sarà dell’altro.
Sarà comunque una giunta a tempo, si dice, della durata di circa un anno. Dopodiché dovrebbero subentrare assessori politici. Gli esterni hanno il solo compito di traghettare nel migliore dei modi l’amministrazione Nargi in acque più tranquille, attraversare la bufera giudiziaria. Una unica condizione avrebbero posto i tecnici: uno spoils system, un ricambio a stretto giro dei vertici della macchina amministrativa, almeno della maggior parte, a cominciare dal segretario generale Vincenzo Lissa. Un provvedimento che Nargi aveva già in mente perché necessario, a garanzia di tutti.