“Gli equilibri interni dopo l’uscita di Festa e Petitto sono cambiati. Una componente che allora aveva una sovra-rappresentazione negli organi è uscita dal partito: una ambiguità che va risolta. In quegli organi i nomi erano stati fatti da varie componenti che non ci sono più, oggi la presenza di queste persone dovrebbe essere giustificata diversamente”. Così Ida Grella è una delle fondatrici del Pd in Irpinia, ex capogruppo di maggioranza in consiglio comunale ad Avellino, riferimento di Areadem.
Intanto le casse di via Tagliamento sono vuote: “Con il tesseramento on line le risorse sono finite a Roma e non sono tornate al regionale e al provinciale. E’ gravissimo. Avere un luogo nel quale riunirsi, che rappresenta la casa del partito, che vive una precarietà, è qualcosa che lascia senza parole. Al netto delle difficoltà dei segretari di circoli che hanno spese insostenibili”, afferma Grella.
Prima di scegliere il segretario cittadino, bisogna fare chiarezza: “L’anagrafe degli iscritti non è certificata e fa riferimento a componenti che oggi all’interno del Pd non esistono più. E’ una situazione che definire ambigua è poco. Potremmo ritrovarci con un segretario cittadino che risponde a Festa, e che niente ha a che fare con il Pd”.