Una riflessione a tutto campo sul tema della legalità, a partire dalla difficile situazione che vive il capoluogo sul piano amministrativo. Una riflessione che chiama ogni cittadino all’impegno, a fare la propria parte per promuovere una cultura del rispetto delle regole, mettendo da parte campanilismi e personalismi, restituendo alla politica il suo ruolo di guida. Una guida che può partire solo dalla elaborazione di un pensiero. E’ il senso del Forum che ha visto confrontarsi ieri, nella sede del Corriere dell’Irpinia, con il coordinamento del direttore dell’Irpinia Gianni Festa, il senatore Enzo De Luca, i professori Toni Iermano e Franco Festa, Rosetta D’Amelio e Antonio Gengaro, esponenti del Pd e i giornalisti della redazione del Corriere. E’ stato il direttore Gianni Festa a porre l’accento sui preoccupanti fenomeni che vive il capoluogo, denunciati con forza dal procuratore Domenico Airoma e dal questore Pasquale Picone “La malavita – ha spiegato Festa – fa sentire con forza la propria presenza nel capoluogo, attraverso segnali inquietanti, dalle infiltrazioni nel settore imprenditoriale, come dimostra il commissariamento di comuni come Quindici e Monteforte alle speculazioni legate ai fondi del Pnrr. Fenomeni su cui la politica continua a restare in silenzio”.
Franco Festa ha posto l’accento su una politica che troppo spesso finisce per avallare fenomeni criminali e speculazioni senza che ci sia l’indignazione dei cittadini: “Non c’è nessuna etica della responsabilità, ciascuno pensa al proprio tornaconto personale, alla poltrona. Sono convinto più che mai che sia necessario ripartire dai giovani, dall’educazione alla legalità nelle scuole, dalla rifondazione di partiti come il Pd che hanno smarrito le finalità per cui erano nati”.
D’Amelio ha evidenziato come siano in crescita i fenomeni di corruzione amministrativa, sottolineando le contraddizioni di riforme che hanno espropriato i cittadini del diritto al voto: “I partiti sono spesso ridotti a comitati elettorali mentre la malavita coinvolge il capoluogo come la provincia, Lo dimostra il dilagare di fenomeni come spaccio e consumo di droga da parte delle nuove generazioni. Tutti siamo chiamati a offrire un contributo perchè un cambiamento sia possibile”.
Gengaro ha denunciato la mancanza di trasparenza che caratterizza l’attuale amministrazione: “Non sono mai stati pubblicati i finanziatori della campagna elettorale del sindaco”, parlando di una città bloccate e sotto scacco del mondo criminale, in cui le regole non sono rispettate, di una politica senza dimensione etica.
Il senatore De Luca ha ribadito le contraddizioni di un partito che rischia di implodere, in cui diventa impossibile qualsiasi spazio di confronto su tematiche che vadano al di là di spartizioni di potere, ribadendo la necessità di ripartire dal senso di appartenenza, dal noi, dalla moralità della politica e dalla coscienza civile dei cittadini.
Iermano ha posto l’accento su un processo di modernizzazione che ha rovesciato i modelli della tradizione, senza sostituirli con nuovi schemi di comprensione del reale, adeguati al nostro tempo “sulle contraddizioni di un partito come il Pd che ha generato un sistema di potere, un partito commissariato che ha la presunzione di guidare la Regione e i territori. Ci troviamo di fronte all’opportunità del Pnrr trasformata in un affare. Di qui la necessità di rifondare la parola cultura, intesa come visione della realtà in una prospettiva di cambiamento,. Una prospettiva che la cultura ha perso, sostituendola con il folclore. Dobbiamo comprendere come la cultura possa agire con la politica, riguadagnare la sua capacità di pensare e progettare per poi agire”,
Un dettagliato resoconto del Forum sarà pubblicato sulle pagine del settimanale cartaceo.