“L’incontro è stato utile e costruttivo. Continueremo il confronto nei prossimi giorni, anche con le altre forze della coalizione progressista che nel 2024 ha sostenuto la candidatura di Antonio Gengaro.
Ho rappresentato ai consiglieri e al gruppo dirigente del partito la posizione del Pd nazionale e regionale, che è contraria all’ingresso in maggioranza del Pd ad Avellino”.
Il senatore Antonio Misiani, commissario regionale del Pd della Campania, chiarisce la posizione del Nazareno sulla crisi al Comune di Avellino.
Ieri Misiani ha incontrato i consiglieri comunali dem, il segretario provinciale del Pd irpino Nello Pizza, il consigliere regionale Pd Maurizio Petracca, il deputato pd Piero De Luca.
Un confronto sulla posizione che il Pd intende assumere rispetto all’appello della sindaca Laura Nargi che ha chiesto a tutti i consiglieri comunali “responsabili” un aiuto per governare la città in un momento difficile.
In ballo ci sono tra l’altro più di 150 milioni di euro di finanziamenti da spendere, fondi che altrimenti in caso di commissariamento del Comune potrebbero essere persi, ha sottolineato la prima cittadina.
Misiani ricorda che “le elezioni del 2024 hanno collocato il Pd all’opposizione e sarebbe un errore, a nostro giudizio, ribaltare questo esito dando vita ad una nuova compagine.
La paralisi istituzionale della città – aggiunge – ci preoccupa molto ma questa situazione è responsabilità della sindaca Nargi e della sua maggioranza, che hanno speso 11 mesi a litigare tra di loro anziché amministrare Avellino. Io credo che – dice il senatore dem – spetti a loro, non al Pd, garantire la governabilità ed evitare il commissariamento.
Noi – chiarisce l’esponente dem – continueremo a votare i singoli provvedimenti guardando all’interesse della città come i nostri consiglieri hanno sempre fatto con grande passione e responsabilità”.
Nel corso dell’incontro i dem irpini hanno sollevato anche la questione della Provincia: “È sicuramente necessario un chiarimento. Io credo che – afferma Misiani – si debba esigere a tutti i livelli, provincia compresa, la stessa linearità e coerenza che chiediamo per la gestione della crisi del comune capoluogo”.