L’azione di agitazione dei lavoratori di Sapna rischia di generare una grave emergenza rifiuti in diversi comuni del vesuviano. Le preoccupazioni dei dipendenti, che hanno scioperato lo scorso 16 gennaio, sono legate al rischio che la divisione della provincia di Napoli in tre ambiti territoriali ottimali possa portare allo spacchettamento delle competenze della Sapna in altrettante micro-società, mettendo a rischio la continuità occupazionale, l’efficienza del servizio e infine determinando l’aumento dei costi di gestione e della tariffazione imposta ai cittadini. È di importanza capitale e sociale salvaguardare gli attuali livelli occupazionali di Sapna e giungere rapidamente ad una soluzione positiva della controversia in atto per evitare una nuova emergenza ambientale ed igienico sanitaria nei comuni della Città Metropolitana di Napoli”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, che sul tema ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale.
“Ho chiesto alla giunta di attivarsi per garantire ai cittadini che la gestione del ciclo dei rifiuti vada avanti in maniera ottimale, rassicurando i lavoratori di Sapna circa la garanzia dei loro posti di lavoro”.