“Il già non funzionante sistema della Circumvesuviana, alle prese con sistematiche soppressioni e avarie, arricchisce le proprie pecche con l’impossibilità di acquistare il biglietto a bordo del treno con pagamento tramite pos o altri strumenti digitali alternativi di pagamento. Nei giorni scorsi un nostro cliente ci ha denunciato che, trovandosi sprovvisto di biglietto a bordo del treno avendo dimenticato il regolare abbonamento mensile, ha chiesto dal controllore di acquistare il tagliando al momento della salita, come avviene in tutti i sistemi di trasporto in Campania. Gli operatori a bordo del treno gli hanno risposto che non poteva pagare il biglietto perché i capitreno sono sprovvisti del pos”.
A riferirlo è lo studio Associati Maior composto dagli Avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo.
“Alla beffa anche il danno. Al nostro cliente è stata elevata una multa di 87 euro, nonostante la possibilità di pagare il biglietto a bordo con relativo supplemento. E’ necessario che il management ne prenda atto e si comporti di conseguenza. È evidente che bisogna agire per riorganizzare e potenziare il servizio all’utenza e ci auguriamo che ciò accada in tempi celeri. In un mondo sempre più digitalizzato, il sistema campano rimane sempre più indietro e la buona fede viene multata” -concludono-.