È stata un’esperienza istruttiva e divertente quella che gli studenti del Liceo “V. De Caprariis” di Atripalda hanno vissuto a Ginevra. Un viaggio che è stato il meritato premio per aver vinto, per la terza volta consecutiva, Adotta un filosofo + uno scienziato.
Si tratta del concorso immaginato dai professori Massimo Adinolfi e Paolo Massarotti, promosso dalla Fondazione Campania dei Festival, sostenuto dalla Regione Campania in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.
Tre studenti della classe VA – Roberto Meoli, Cristian Manzo e Felicia Ambrosone – si sono aggiudicati il primo premio con un cortometraggio in tre scene indipendenti con cui hanno affrontato in maniera originale il tema proposto in questa edizione: il rapporto tra oggettivo e soggettivo.
Lo scorso 5 ottobre, durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta presso la Cappella del Palazzo Reale di Napoli, è arrivato il riconoscimento più desiderato: un viaggio studio presso le principali strutture scientifiche e culturali dell’importante cittadina europea, che si è svolto alla fine di gennaio 2024.
La prima tappa è stata, ovviamente, il noto CERN di Ginevra – il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle – che gli studenti hanno visitato insieme al prof. Massarotti e dove hanno assistito allo svolgimento di tre esperimenti: «ATLAS, Compact Muon Solenoid e NA62 – racconta Roberto, in rappresentanza dei suoi compagni di scuola – L’intera struttura è immensa, è stato emozionante visitare il luogo dove si va alla ricerca di nuova fisica. Grazie alle tecnologie che vengono sviluppate qui il riverbero che si ottiene sulla società di massa è impressionante. Basti pensare che internet è nato al Cern, come mezzo di scambio di documenti e file da spedire agilmente date le dimensioni del centro».
«Qui al Cern si vuole migliorare la qualità della vita delle persone facendo ricerca – ha aggiunto Massarotti – Quello che cerchiamo è una fisica oltre il modello standard. Si cerca un punto di rottura dalla realtà per poter capire come si comporta quello che c’è oltre, e si sviluppano tecnologie fondamentali per il futuro della collettività, come il web e la miniaturizzazione dei progetti tecnologici».
A seguire, fondamentali sono state le visite al Museo di Arte e Storia e il Museo di Arte Contemporanea con il prof. Adinolfi. Prima di rientrare in Italia, non poteva mancare un salto al Palais des Nations, ovvero la sede dell’Ufficio delle Nazioni Unite.
Oltre ai due ideatori, i ragazzi sono stati accompagnati in quest’avventura da Napoleone Zavatto e Patrizia Bologna, referenti della Fondazione, e naturalmente dalla professoressa coordinatrice del progetto, Rosanna Benevento: «Sicuramente sono state superate le nostre aspettative; la giornata trascorsa al Cern è stata la più intensa e la più emozionante, una vera e propria immersione nei misteri dell’universo. Ginevra è una città agile da visitare e abbiamo investito ogni momento a disposizione per scoprire le sue bellezze e ricchezze. Ringraziamo di cuore l’organizzazione per questa bella opportunità».