Degrado, abbandono, insicurezza: è su questi tre temi che Casapound Avellino rilancia la campagna ‘Remigrazione’. L’occasione colta dagli esponenti cittadini del movimento nazionale è quella del blitz di polizia dell’altro giorno in piazza Kennedy. Ma piazza Kennedy, fanno sapere da Casapound, è solo uno dei “luoghi di Avellino diventato simbolo del degrado e dell’abbandono. Ormai Avellino è invasa da bande di clandestini e sbandati che diventano facilmente manodopera della criminalità e protagonisti di scene indecorose come docce nelle fontane, aggressioni ai danni di anziani, mamme in giro con i propri figli, semplici pendolari e molestie alle studentesse che transitano per l’autostazione”.
“Abbiamo raccolto il loro consenso attraverso banchetti, volantinaggi e attacchinaggi in città e questo ci ha confermato che stiamo marciando nella giusta direzione. Avellino come ogni città d’Italia è oggetto, grazie a chi improvvisa carrette del mare e a chi apre i porti in Patria, di un vero e proprio gioco ideologico e economico migratorio che tende alla sostituzione del nostro popolo e quindi alla cancellazione di ciò che siamo da secoli. Orde di barbari che sono stati arruolati per distruggere la Civiltà per eccellenza”.
“La soluzione è tutta racchiusa in una sola parola: remigrazione. E’ il grido di rabbia che si alza in tutta Europa. E’ la lingua comune della coalizione dei popoli europei che lottano per la propria sopravvivenza. Vogliamo l’espulsione immediata e il rimpatrio certo per tutti i clandestini presenti sul suolo italiano e il rimpatrio volontario e incentivato verso i loro paesi d’origine per tutti i loro discendenti che non si sono mai integrati. Adesso perché è tempo di riconquista. Ora, è tempo di remigrazione”.