La Procura di Avellino ha chiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale Giulio Argenio il decreto di giudizio immediato nei confronti di due detenuti, un napoletano ed un tunisino e per la moglie del primo, accusati di aver tentato di introdurre cocaina in carcere attraverso una borsa consegnata ai familiari di un altro detenuto di origine marocchina.
Il giudizio immediato arriva anche alla luce della decisione del Tribunale del Riesame di Napoli, che ha confermato la misura cautelare nei confronti dei due detenuti in carcere e attenuato con la misura dell’obbligo di dimora quello nei confronti della donna, moglie del detenuto. Il processo, a meno che i difensori non scelgano riti alternativi, si celebrerà il prossimo 10 gennaio davanti al giudice del Tribunale di Avellino.
Le indagini dei carabinieri
L’indagine risale ad ottobre scorso, quando tre persone persone sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere con l’accusa di spaccio di droga all’interno del carcere di Avellino.
Tre le persone coinvolte: una donna di 39 anni e il suo compagno di 42, entrambi residenti a Pomigliano d’Arco e un 38enne di nazionalità tunisina attualmente detenuto nella casa circondariale del capoluogo irpino.
Secondo le indagini dei carabinieri di Baiano, che hanno eseguito l’ordinanza, i tre facevano pervenire sostanze stupefacenti ai detenuti utilizzando smartphone e cellulari per organizzare l’introduzione della droga all’interno del carcere irpino.