Le “indicazioni per le stazioni appaltanti e gli operatori economici sul Codice dei Contratti Pubblici”, il tema delll’incontro formativo promosso e tenuto dall’ Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino, in collaborazione con ANCE Avellino, presso l’‘Associazione Costruttori Edili della provincia di Avellino, situata in via Palatucci. La giornata di studio è stata aperta da autorevoli esponenti del mondo istituzionale, delle forze dell’ordine e della magistratura irpina.
“Questo incontro, ha dichiarato il presidente Erminio Petecca, ha rappresentato una parte importante del lavoro di controllo sulle procedure adottate per i bandi pubblici dalle stazioni appaltanti e di tavoli di continuo confronto con la struttura tecnica della Provincia di Avellino, gli ordini professionali e ANCE, nel rispetto del protocollo d’intesa sottoscritto con il Presidente Buonopane a luglio 2023″.
“Sicuramente l’occasione di questo incontro seminariale con il SUA ci fa comprendere quanto sia importante la sinergia per non sprecare le opportunità e non soltanto i fondi che gli APM gestiscono. Inoltre, l’occasione è stata opportuna anche per fornire informazioni, per formare non solo la classe degli imprenditori, ma anche tutti i professionisti interessati agli appalti e far conoscere il punto di vista di tutte le figure coinvolte”, dichiara Silvio Sarno, presidente Ance Avellino. “Oggi abbiamo il piacere di avere tra noi la Procura della Repubblica: è venuto il Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele a portare i saluti del Procuratore Generale, un ulteriore segnale del nostro impegno a collaborare con le istituzioni, per le istituzioni, offrendo non solo un servizio come associazione di categoria. Non conosco i dati esatti, però posso dirvi che il problema del PNRR sta a monte; sarebbe stato necessario pensare meglio le opere e quindi utilizzare meglio i fondi del PNRR. Tuttavia, per le imprese è una grande opportunità. Noi, come Ance a livello nazionale, abbiamo due focus: il primo è sulla parte delle gare, quindi sugli appalti e su come il Codice degli Appalti deve esplicare i suoi effetti; dall’altra parte, come imprese, ci preme gestire, ad esempio, i pagamenti della pubblica amministrazione e affrontare i ritardi, come quelli legati ai pagamenti per il caro materiali, che possono arrivare fino a due anni. Questi ritardi mettono seriamente in crisi non solo le imprese di costruzione, ma anche tutta la filiera produttiva”, conclude.