di Felice Santoro
Domenica undici agosto, chiesa Santa Maria delle Grazie di Cassano Irpino: un pomeriggio intenso e carico di emozioni. L’occasione è offerta dalla presentazione del testo dal titolo “Ottantasei anni di vita associativa dal 1929 al 2015” a cura di Italo De Blasio, l’architetto che ha incentrato la sua vita sul servizio alla chiesa e alla comunità parrocchiale con un impegno lungo, costante e appassionato nell’Azione cattolica, di cui è stato presidente parrocchiale , diocesano, amministratore e poi segretario regionale.
Si respira un clima di serenità e di gioia, di semplicità e di amicizia. L’Azione cattolica di Cassano è stata un riferimento per tanti, in essa sono stati coltivati i valori essenziali dell’associazione, quali la responsabilità, la formazione, la coerenza, il vivere nel quotidiano il sacramento del battesimo. Dopo un prima fase con una ricca proiezione fotografica dei numerosi Campi-scuola, e con la felicità nel ricordare e nel riconoscersi, sono seguite le due relazioni, acute e documentate, del professore Modestino Nuzzetti, a nome della locale associazione “Guido Ninni” e introdotto dall’ex presidente Gerardo Bocchino, e di Giovanna Accomando, in precedenza delegata regionale di A.c., autrice dell’Introduzione nella pubblicazione. Hanno portato il loro saluto il sindaco Salvatore Vecchia, Don Tarcisio Gambalonga , vicario episcopale, sin dall’inizio del suo arrivo in Irpinia vicino all’associazione, e la presidente diocesana Grazia Giannone. Dopo i mandati di Italo De Blasio dal 1975 e poi della sorella Norma, presente e di continuo lodata da tutti, dal 1980 al 1985 e nuovamente dal 2008 al 2015, quando riprese a guidare l’associazione nel tentativo di rilanciarla alla luce dei problemi che erano sorti con don Sabino Palma, per circa un trentennio parroco della comunità, si sono succeduti con entusiasmo gli interventi dei presidenti parrocchiali dal 1986 al 2007, coprendo in tal modo un quarantennio: Patrizia Bocchino, Marilena Bergantino, Francesco Vecchia e Maria Luisa Mosca. Intanto venivano spesso ricordati Emilia Cavallaro, di Pompei, moglie di Italo, molto attiva in A.c., e il carismatico don Antonio Tenore, storico assistente dell’Azione cattolica, due figure che permangono nel cuore di tanti. Di entrambi la foto sulla copertina del testo.
In prima fila don Dino Tisato che spesso ha accompagnato i gruppi ai Campi-scuola e ha alternato rapidi interventi. In chiesa, tra gli altri legati al mondo Ac, don Piercarlo Donatiello, assistente unitario diocesano, e Paolo Ciccone da sempre in prima linea . Prezioso il ricordo delle suore dorotee giunte in paese nel dopo terremoto, a cominciare da suor Ilde e suor Emma, con una sorpresa assai gradita: dal Congo suor Ausilia, la prima religiosa “sul campo” sin dal 1982, che non voleva mancare a questo incontro e ha ricordato la sua meravigliosa esperienza. Nel testo la presentazione di Franco Miano, presidente nazionale Ac dal 2008 al 2014, e una densa e articolata relazione sui centotrent’anni di vita associativa e trent’anni dal nuovo statuto tenuta nel 1999 a Cassano da Ernesto Preziosi, allora vice presidente adulti, per i settant’anni dell’associazione che ha avuto Serafina Catalano primo presidente parrocchiale nel 1929.
Con un’abbondante documentazione fotografica emerge dal testo il cammino che ha arricchito tanti, indirizzato le scelte e caratterizzato lo stile di vita. E l’immagine dei numerosi presenti, accorsi anche dai paesi vicini, da Bagnoli Irpino, Montella, Nusco, Castelfranci, Lioni, Calitri, fin da Aquilonia, dai sorrisi sinceri, lo sguardo luminoso, la semplicità dei tratti e del porsi, dimostra il senso di un’associazione locale, in cui il “noi”, il farsi prossimo, la cura, l’essenziale hanno segnato il cammino e, pur negli inevitabili momenti difficili, gli associati sono sempre stati pronti a cogliere i segni dei tempi con prospettive di futuro.
E oggi, ancora di più, è auspicabile il ritorno di un’associazione che tanto ha dato per la crescita comune, in territori che avvertono la crisi dei tradizionali soggetti collettivi, dove c’è bisogno di irrobustire e rilanciare l’Azione cattolica che ha formato tante coscienze libere e forti che, per citare papa Francesco, hanno fatto crescere la “cultura dell’abbraccio”. Grazie a Italo e ai tanti che hanno “scritto “ questa pubblicazione che stimola ulteriori ricerche e protegge una sana memoria produttrice di bene e di pace. “Nulla è stato facile. Tutto è stato bello”, è la frase riportata nel libro, che Italo De Blasio ha pronunciato in conclusione dell’evento ed è tratta da una struggente lettera olografa del 22 settembre 2016 quando il centro nazionale di Ac gli chiese una nota conoscendo la sua esperienza familiare. Così continua e termina : “Ac: una palestra di vita, laboratorio di santità. In Ac ci siamo amati perché l’Ac ci ha amato. Ancora oggi ci amiamo: io quaggiù e lei, Emilia, lassù in quel Regno che io, Italo, attendo di godere”.