Un’occasione di dialogo e riflessione all’insegna della poesia, dell’umanità e della bellezza interiore. Sabato 21 giugno alle ore 18.00 – presso il Circolo della Stampa di Avellino -si terrà l’incontro con Antonietta Gnerre, autrice del libro Umano fiorire, edito da Passigli Editore. Ad aprire l’evento con i saluti iniziali sarà Gianni Festa, seguito da un momento di confronto con l’autrice, curato da Annarita De Feo e Nello Fontanella. La serata sarà arricchita da un recital poetico e musicale con la partecipazione del cantante e interprete Paolo De Vito, per un’esperienza che unisce parola e musica, emozione e pensiero. “Umano Fiorire”, di Antonietta Gnerre è un itinerario poetico e interiore che si muove con passo lieve tra natura, memoria e coscienza sensibile. Pubblicata da Passigli Editore con una presentazione intensa di Eliza Macadan, la nuova raccolta della poetessa irpina si presenta come un libro del raccoglimento, in cui la poesia nasce dall’osservazione silenziosa e dall’ascolto profondo, più che dall’affermazione. Ogni verso è una soglia, ogni parola è attesa. L’opera è attraversata da una spiritualità sensoriale, ecologica, diffusa nella materia, nei ritmi naturali, nei luoghi. Una sacralità che non appartiene a una specifica confessione religiosa, ma a un’esperienza dell’essere, in dialogo con il mistero e con il reale. La poesia, in questo senso, diventa una forma di ecologia interiore: non parlare della natura, ma stare nella natura, ascoltarne i ritmi, rispettarne i silenzi. Si avverte qui l’eco del pensiero di Edith Stein, filosofa cara all’autrice, che ha indagato con profondità il tema dell’essere finito e dell’essere eterno. “Umano Fiorire” non è solo una raccolta di poesie, ma un gesto poetico integrale: un invito a fiorire dentro e fuori, nel rispetto del tempo, della fragilità, della presenza. In un mondo che reclama risposte immediate, Antonietta Gnerre ci insegna la forza del frammento, la profondità del tempo lento, la verità racchiusa nei dettagli. La sua poesia è una forma di resistenza sensibile, un’ecologia dell’anima, un fiore che sboccia senza rumore, ma lascia un profumo duraturo nella mente e nel cuore.