“Sul terzo mandato la nostra posizione è chiara e netta da quando Elly Schlein è la segretaria del Pd. È invece la destra che con il voto in commissione in Senato si ritrova profondamente divisa: litigano su tutto, dal premierato alla riforma della giustizia, fino all’Autonomia differenziata”.
Così il deputato e membro della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, in una intervista al quotidiano Il Mattino. “La Meloni vuole fare asso piglia tutto in tutte le regioni che vanno al voto, per riequilibrare i rapporti di forza nel governo. Per cui è chiaro che considera la Campania come un feudo da occupare candidando Cirielli – osserva l’esponente dem – fedele interprete della linea di governo. Una decisione che rappresenta tutto quello che noi stiamo combattendo a livello nazionale: i tagli alla sanità, agli enti locali, gli accorpamenti scolastici, la drastica riduzione del fondo perequativo infrastrutturale, il menefreghismo per quelle migliaia di giovani che vanno via, l’autonomia differenziata”.
Sarracino rimarca che “al progetto di questa destra che ha abbandonato il Sud noi anteporremo in tempi molto rapidi una coalizione come quella che oggi sostiene Gaetano Manfredi, un campo progressista e riformista unito ed una candidatura legittimata dal basso. Dalla Campania arriverà un segnale chiarissimo al Governo Meloni”.
“Per affrontare al meglio le regionali, specie se queste si terranno a novembre, non dobbiamo escludere la possibilità di svolgere il congresso. Rafforzerebbe la leadership del Pd a livello regionale – conclude Sarracino – e consentirebbe una maggiore conoscenza delle dinamiche territoriali che è fondamentale nel momento della costruzione delle liste. Ma questo lo decideremo tutti assieme e in maniera unitaria”.