“Se non si interviene subito con i fatti, magari rimandando qualche evento di facciata e prendendo qualche saggia e coraggiosa decisione, aldilà dei soliti teoremi e ideologie, ci sarà un’ecatombe”. In una nota congiunta, inviata tra gli altri anche al ministro della Giustizia Carlo Nordio, i sindacati di Polizia Penitenziaria Si.N.A.P.Pe, UIL P.A.PP, USPP, FNS CISL e CNPP della Campania critici contro vertici dell’amministrazione penitenziaria, dichiarano “lo stato di agitazione”.
“Sono in aumento – viene ribadito – le criticità per droga, traffico illecito di cellulari, suicidi, aggressioni, congedi ordinari negati, non pagati e decaduti, assenze giustificate per stress da lavoro correlato nonché l’esodo anticipato al pensionamento, obiettivamente, qualche domanda bisogna farsela, non si può accollare tutto al DAP o alla Politica”.
“Le carceri della Campania – scrivono ancora – stanno scoppiando e ci sono troppi ‘stiamo vedendo’, ‘stiamo studiando’, ‘ci stiamo riunendo, ‘stiamo progettando’ che sentiamo ormai da tempo: le gravi problematiche che affliggono le carceri campane restano invariate, se non sono addirittura peggiorate, in molte realtà e notiamo in questo PRAP la distorta percezione della realtà e uno scollamento dal territorio”. “La Regione sta scoppiando – viene sottolineato nella missiva – e, troppi sono i stiamo vedendo, stiamo studiando”, “ci sono gravi responsabilità in ordine a errori di valutazione” e “queste organizzazioni sindacali non saranno complici del disastro Campania”. I sindacati, inoltre, annunciano che “scenderanno in piazza per manifestare il mancato sacrosanto rispetto del Diritto a un lavoro degno e decoroso, dove i diritti non siano un miraggio, ma una solida e concreta realtà”.