Nel quarantasettesimo anniversario della morte, l’Italia commemora domani Aldo Moro, ucciso dalle Brigate
Rosse dopo averlo sequestrato per 55 lunghi giorni di prigionia. Il 9 maggio del 1978 il corpo senza vita dello
statista – che fu tra i maggiori esponenti della Democrazia Cristiana, Costituente della Repubblica e tra i fondatori
materiali e morali del Parlamento Europeo -, fu fatto ritrovare dai suoi assassini nel bagliaio di una Renault 4
rossa, parcheggiata in via Caetani, nel cuore di Roma.
Nell’occasione, domani 9 maggio, ad Avellino la Fondazione Democrazia Compiuta – Irpinia organizza una
tavola rotonda, in programma dalle ore 18 nella Parrocchia di Sant’Alfonso Maria dei Liguori del Rione San
Tommaso.
«La Democrazia compiuta necessaria per una Europa dei Diritti» è il tema di una riflessione pubblica, coordinata
per la Fondazione da Teresa Mele e Clelia Gambino. I lavori saranno introdotti da padre Antonio Marcello Pro
ietto, Parroco di Sant’Alfonso Maria dei Liguori.
Relazionerà Antonio Limone, Direttore Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il
Mezzogiorno, che interverrà quale rappresentante della Associazione ‘Cattolici Democratici Fausto Addesa’.
Interverranno: Francesco Barra, Presidente onorario Fondazione Democrazia compiuta, storico e scrittore;
Gianni Festa, Giornalista e Direttore de Il Corriere dell’Irpinia; sen. Enzo De Luca, Presidente dell’Osservatorio
Regionale Rifiuti Campania, già segretario provinciale della Democrazia Cristiana ad Avellino.
A distanza di quasi mezzo secolo l’attualità del pensiero che guidò l’azione di Aldo Moro resta un lucido e pre
zioso ammonimento per le generazioni di oggi e di domani.